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Capitolo 2. Dimore di uomini celebri, case di letterati, atelier d’artista.<br />

3.5. Conclusioni. Lo scrittore, il suo tavolo, la finestra aperta sul paesaggio.<br />

“Dalle finestre di questa casa si vede il nulla:<br />

un crocevia di vite, di storie, di destini, di sogni;<br />

un palcoscenico grande come un’intera regione,<br />

sopra cui si rappresentano, da sempre,<br />

le vicende e le gesta di questa parte di mondo.<br />

Un’illusione...”<br />

Sebastiano Vassalli, 1990<br />

A concludere della ricerca intrapresa sulle case di letterati si può riportare alcune<br />

fondamentali riflessioni, come sintesi dell’analisi condotta.<br />

La casa dello scrittore è prima di tutto un luogo privilegiato, dal quale poter<br />

osservare “un crocevia di vite, di storie, di destini, di sogni”. La dimora è un luogo<br />

consacrato all’immaginazione, nel quale perviene la valenza simbolica più forte<br />

dell’autore, è il luogo della sua vita oppure quello, tra i tanti della vita, in cui egli<br />

stesso si è identificato.<br />

Visitare la casa di uno scrittore significa, pertanto, ancorare per la prima volta ad un<br />

unico posto la dispersione dell’opera del poeta, frammentata e separata in infinite<br />

pagine di libri. Alain Rivière, vice-presidente della Federazione delle case degli<br />

scrittori e del patrimonio letterario, afferma che “la memoria letteraria è molto<br />

evanescente. Essa richiede molta attenzione, molta devozione e perseveranza<br />

per rianimarla o per mantenerla viva. Allora, cosa rimane di uno scritto dopo la<br />

morte dell’autore? L’eredità che è trasmessa alle generazioni future, il luogo nel<br />

quale il lavoro è nato, la casa dove l’autore ha vissuto, localizzando chiaramente<br />

la creazione che protegge e simboleggia”. All’immaterialità della letteratura<br />

risponde nella casa dello scrittore la presenza dell’autore che viene restituita al<br />

lettore. A partire dalla sua persona, la trasmissione dell’opera letteraria prende<br />

dimora, intensa e duratura.<br />

La casa comprende così fondamentalmente quattro elementi caratterizzanti:<br />

un autore, un’opera, un luogo, un’epoca. Tali elementi, intrecciati tra loro<br />

costituiscono un importante luogo della memoria, che deve essere come tale<br />

rispettato e conservato.<br />

204<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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