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Capitolo 4. La casa diventa museo. Il progetto di architettura.<br />

Il museo di Emilio Vedova negli ex magazzini del sale a Venezia.<br />

Emilio Vedova, nato a Venezia nel 1919, è pittore e inciso di fama internazionale.<br />

Formatosi sull’espressionismo, operò inizialmente in contatto con il gruppo<br />

di Corrente (1942-43), in cui collaboravano anche Renato Guttuso e Renato<br />

Birolli. Successivamente, fece parte del “Gruppo degli Otto” passando dal primo<br />

neocubismo delle “geometrie nere” a una pittura le cui tematiche politicoesistenziali<br />

hanno trovato via via espressione in una gestualità romanticamente<br />

automatica e astratta.<br />

A Venezia Vedova ha avuto molti suoi grandi studi e atelier: dal primo in<br />

Fondamenta Bragadin punto di incontri di un rinnovamento culturale veneziano<br />

e italiano nell’immediato dopoguerra, ai Magazzini del Sale da lui salvati da<br />

quella folle decisione di abbatterli per costruirci delle piscine, dalla Chiesa di San<br />

Gregorio dove realizzò le prove di quella straordinaria opera che fu lo “Spazio/<br />

Plurimo/Luce” per l’expo a Montreal nel 1967, all’ex Squero che è stato il suo<br />

ultimo e amato studio. Qui ha abitato, per più di cinquanta anni, nella casa che fu<br />

di Arturo Martini arrampicata sopra ai suoi studi in quei celebri camminamenti<br />

piranesiani labirintici e instabili. Qui ha insegnato in quell’Accademia nella quale<br />

ancora vibrano le sue parole forti e generose in continuo, serrato confronto.<br />

Lo Studio di Vedova di via Dorsoduro 51, proprio sui bordi delle sue amate<br />

Zattere alla Salute, è stato l’ultimo grande atelier dove Emilio ha lavorato a<br />

partire dalla prima metà degli anni Settanta. L’atelier è un ex squero del ‘500<br />

dalle pareti sghembe e ondulate illuminato da ampi e luminosi lucernari. Questo<br />

luogo è stato l’ultimo grande segmento che si è unito a tutti gli altri: casa, studi<br />

e magazzini. La Fondazione Emilio e Annabianca Vedova con la supervisione<br />

dell’architetto Renzo Piano, su progetto dell’Atelier Traldi , sta ristrutturando e<br />

allestendo l’ex studio del Maestro con il compito di mantenerne inalterato lo<br />

spirito vedoviano.<br />

Nei Magazzino del Sale è stato invece aperto recentemente il Museo Vedova,<br />

commissionato dalla Fondazione all’architetto Renzo Piano. Lo spazio del<br />

Magazzino è stato rispettato senza nessun intervento sulle originarie pareti<br />

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Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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