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Capitolo 7. Linee guida per la costituzione di un nuovo museo.<br />

La dimora: un’unità di parti inscindibili<br />

In un intervento su un edificio di interesse storico non è corretto adottare criteri<br />

di comportamento differenti tra parti o componenti diverse. E’ importante,<br />

invece, tenere in considerazione il rapporto imprescindibile che in una casa<br />

lega gli esterni con gli interni, arredi e finiture, strutture e oggetti, anche nelle<br />

successive trasformazioni che essi hanno subito, allo scopo di proporre un<br />

progetto unitario e uniforme. Risultano sbagliati e forvianti, dunque, gli interventi<br />

che ricostruiscono puntigliosamente solo l’aspetto esteriore della costruzione,<br />

ignorando, ad esempio, la conservazione di arredi originali e il rispetto degli<br />

aspetti distributivi, spesso modificati dai successivi occupanti per diverse<br />

esigenze abitative. Occorre partire dalla considerazione che il passato è parte di<br />

un continuum che non può essere suddiviso in porzioni tra loro indipendenti, tra<br />

le quali liberamente scegliere il periodo o la fase da privilegiare a seconda della<br />

porzione di edificio che si intende restaurare.<br />

Troppo spesso, inoltre, in una dimora storica si considerano degni di essere<br />

conservati e quindi aperti al pubblico solo gli ambienti principali (la sala di<br />

soggiorno, lo studio), mentre più raramente si pone attenzione agli ambienti<br />

accessori (le cucine, i bagni, le cantine). Questa scarsa attenzione alla cultura<br />

materiale nel suo complesso è da considerarsi un limite negativo, in quanto<br />

questi elementi secondari possono rappresentare non solo una componente<br />

accessoria, ma anche, un campo di informazione feconda per la conoscenza<br />

della quotidianità all’epoca dell’antico abitante.<br />

Per concludere nell’analizzare la dimora storica come unità di parti diverse,<br />

tutte le particolarità e le caratteristiche specifiche vanno sottolineate, anche<br />

quelle che appaiono sbavature ed errori, poiché come ben ha notato Giovanni<br />

Carbonara “Anche le manchevolezze, gli errori e i difetti, involontari oppure in<br />

qualche modo voluti, rientrano a pieno titolo nella storicità delle opere e vanno<br />

tutelati, limitandone soltanto i possibili effetti d’ulteriore degrado” 26 .<br />

26 Giovanni Carbonara, Il restauro del nuovo e il caso del Weissenhof di Stoccarda, in AAVV, Costruire<br />

abitare. Gli edifici e gli arredi per la Weissenhofsiedlung di Stoccarda, Roma, Kappa, 1992.<br />

679<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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