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Capitolo 6. La collezione della casa diventa museo. Il progetto di allestimento.<br />

La casa di Jean-François Champollion a Figeac<br />

La casa natale di Jean-François Champollion (1790-1832) a Figeac viene aperta<br />

nel 1986 come museo dedicato ai geroglifici e all’Egittologia. Champollion (1790-<br />

1832) è un celebre archeologo francese, decifratore dei geroglifici e traduttore<br />

della celebre stele di Rosetta. Considerato il padre dell’Egittologia, l’archeologo<br />

nasce nel 1790 a Figeac, in un antico palazzo del centro storico. Nel 1826 viene<br />

nominato direttore della sezione egiziana del Museo del Louvre a Parigi e si<br />

occupa della classificazione degli oggetti riportati in Francia dalla spedizione di<br />

Napoleone in Egitto.<br />

Dopo un intervento di ristrutturazione e di ampliamento durato due anni e<br />

concluso nel 2007, l’antica dimora dell’illustre personaggio è stata completamente<br />

rinnovato ed è stata trasformata in un nuovo museo dedicato alle “Scritture del<br />

mondo”. Il progetto architettonico, oggetto di un concorso internazionale nel<br />

2001, viene curato dallo studio d’architettura Sarl Moatti Et Riviere, mentre<br />

l’allestimento museografico è ideato e realizzato dallo studio Goppion.<br />

Il nuovo museo, ancorato al tessuto storico della città, conserva la struttura<br />

originale della dimora e vi sovrappone un vocabolario formale contemporaneo e<br />

accattivante. Mantenendo, infatti, l’antica facciata in pietra con ampie aperture,<br />

il progetto prevede l’inserimento di una seconda pelle in rame racchiusa tra due<br />

pannelli di vetro, sulla quale sono inscritte mille lettere, rappresentative di tutte<br />

le culture del mondo. Il secondo diaframma contemporaneo, che si intravede<br />

soprattutto nella visione notturna dietro all’originale paramento offre una<br />

modernità poetica all’edificio, espressa dalla luce che vibra e plasma lo spazio<br />

interno, prolungandone le prospettive e strutturandone i volumi.<br />

L’architettura contemporanea restituisce all’insieme storico leggibilità e coerenza,<br />

esaltando i significati intrinseci e le potenzialità del luogo e amplificano le<br />

prospettive fino alla virtualità.<br />

Il percorso espositivo interno è ideato come un viaggio, lungo 5300 anni, che<br />

racconta al visitatore le diverse forme di scrittura dalle più antiche con caratteri<br />

608<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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