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Capitolo 7. Linee guida per la costituzione di un nuovo museo.<br />

8.2. Il progetto della sala espositiva.<br />

Il progetto della sala di esposizione del museo deve dedurre le proprie proprietà<br />

formali e i propri rapporti dimensionali, dalle caratteristiche specifiche di una<br />

determinata raccolta di oggetti. Come per un’imponente teca, il progetto della<br />

sala deve sintetizzare insieme allestimento e progetto architettonico, percorso<br />

e collezione, illuminazione e oggetto, approfondendo aspetti differenti di una<br />

unica affascinante e complessa macchina espositiva.<br />

Dalla storia dell’architettura del museo si possono dedurre alcuni principali<br />

schemi e tipologie di sale espositive, che costituiscono delle unità spaziali di<br />

riferimento nel percorso del museo.<br />

Una prima unità spaziale è definita dal modello a sala centrale, inteso come<br />

una grande sala intesa come cuore dell’edificio per esporre. Questa tipologia<br />

espositiva è tema che giunge dal passato, dalla ripetizione di un modello già<br />

presente nella classicità, e tutt’oggi efficace. L’esempio è chiaro quando si entra<br />

nella sala circolare del Museo Pio Clementino in Vaticano, oppure nella rotonda<br />

dell’Altes Museum di Karl Friedich Schinkel, e si ha la sensazione di penetrare il<br />

cuore stesso dell’edificio. Anche il modello della sala centrale, negli ultimi anni<br />

sembra contaminarsi con altri significati.<br />

Una seconda unità spaziale è definita dal modello della sala a galleria, intesa<br />

come un’ampia sala a sviluppo rettangolare. Questa tipologia espositiva è un<br />

altro tema che giunge dal passato, a partire dalle ambulationes vitruviane<br />

“ove altrimenti si collocavano le statue” attraverso i rinascimentali “luoghi per<br />

passeggiare” si arriva al primo edificio a galleria progettato per l’esposizione<br />

cioè la Galleria degli Antichi a Sabbioneta, costruita nel 1583-90 da Vincenzo<br />

Scamozzi. L’esempio è confermato nell’evocativa immagine della bibliotecamuseo<br />

di Etienne-Louis Boullée, per cui “il Monumento più prezioso per una<br />

collezione è certamente quello che conserva tutte le conoscenze esistenti”.<br />

Una terza unità spaziale è definita dal modello ad enfilade, inteso come un<br />

sistema di sale di piccola o di media dimensione disposte in sequenza, dove ogni<br />

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Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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