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Capitolo 2. Dimore di uomini celebri, case di letterati, atelier d’artista.<br />

Un tema ricorrente: l’idea progettuale assoluta.<br />

Analizzando un numero considerevole di dimore di architetti si è potuto costatare<br />

che la casa disegnata per sé diventa spesso strumento di conoscenza e di giudizio<br />

di tutto un versante dell’opera dell’autore e può aiutare ad avanzare valutazioni<br />

sull’intera sua produzione. La casa per sé rappresenta infatti un’idea progettuale<br />

assoluta, priva di contaminazioni e limitazioni, essa è un vero e proprio progetto<br />

esemplificato di una concezione dell’abitare e del fare architettura.<br />

Andrea Cornoldi a questo proposito sostiene che: “lo studio delle dimore<br />

disegnate per sé dagli architetti rivela un intento prevalente all’origine del<br />

loro progetto: questo intento spazia, secondo le più varie sfumature, da una<br />

situazione di massimo coinvolgimento ad una di massimo distacco. Può trattarsi<br />

di una volontà assertiva, volta a produrre la propria dimora, finalmente non<br />

condizionata da nessuno, come il manifesto di una poetica. Per Saarinen, Rietveld,<br />

Mallet-Stevens, Domenig è il proclama di un nuovo linguaggio, molti vi affidano<br />

il messaggio di un nuovo stile di vita più esaltante come Olbrich e Melnikov,<br />

o più libero e assieme raccolto come Figini e Lurcat, o più elementare come<br />

Holzmeister o Erskine. E’ l’occasione unica per sperimentare tecnologicamente<br />

come Prouvè, Invernizzi, Korsmo. Dimostrazione di coraggio imprenditoriale è<br />

l’operazione di Perret. Espressione innanzitutto di un piacere dell’abitare sono<br />

gli appartamenti di Bryggman, Riva, Miralles o le case di Asplund, Calabi, Aalto,<br />

Van Hee.” 82<br />

La casa per sé rappresenta il luogo privilegiato della ricerca, il paradigma per<br />

ogni concreta operazione d’indagine sui rapporti che legano le forme all’uso, ai<br />

significati, ai valori dello spazio. La dimora da un lato rappresenta l’opportunità<br />

unica di esprimere il proprio fare artistico nella totale libertà che il costruire per<br />

sé concede, dall’altro l’occasione altrettanto unica di sperimentare su di sé le<br />

scelte spaziali che l’architetto intende proporre per le case degli altri.<br />

La casa dell’architetto è spesso una casa che si evolve nel tempo, non solo per<br />

82 Adriano Cornoldi, Le case degli architetti, paper alla conferenza internazionale One-hundred<br />

houses for one-hundred architects of the XX century, Ottobre 2001, Triennale di Milano.<br />

269<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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