27.05.2013 Views

View/Open - DSpace@Unipr

View/Open - DSpace@Unipr

View/Open - DSpace@Unipr

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Capitolo 3. La valorizzazione delle case dei protagonisti dell’identità nazionale.<br />

.<br />

e con il secondo la tendenza più o meno accentuata nei vari periodi storici,<br />

verso la monumentalità. Stabilito che ogni testimonianza di civiltà passata può<br />

considerarsi monumento, si usa classificare e distinguere i monumento in base<br />

all’intenzionalità che li ha prodotti definendo intenzionali quelli scaturiti da una<br />

precisa volontà, ai quali viene attribuito il valore di monumentum nel momento<br />

stesso della creazione, e preterintenzionali quelli a cui noi diamo valore di<br />

monumento in base ad una visione storico retrospettiva. Così si opera una<br />

divisione teorica in quattro grandi categorie: memoriale, funerario, totalitaristico,<br />

storico/artistico.<br />

La valorizzazione museografica dei luoghi della memoria<br />

L’introduzione del termine “memoriale” nel lessico museale italiano è recente:<br />

da una prima e parziale ricognizione, pare essere applicato a un numero ancora<br />

limitato di spazi, luoghi, istituti, tutti sorti, o quasi, nel corso dell’ultimo decennio,<br />

alcuni negli ultimissimi anni o ancora in via di costituzione. A caratterizzarli, al di là<br />

delle molte differenze di “forma”, è la presenza, nella loro stessa denominazione,<br />

di un termine che pure designa una dimensione propria del museo, storico in<br />

particolare, sin dalle sue origini e di una funzione esplicitamente attribuita a<br />

monumenti o luoghi “di memoria”. Al di là dell’innovazione lessicale, le novità<br />

coinvolgono l’identità stessa di questi nuovi soggetti la cui analisi propone più<br />

spunti di riflessione e di confronto, per cercare di capire le motivazioni che hanno<br />

portato alla loro creazione e alla scelta di una denominazione che sottende<br />

finalità nuove o comunque rinnovate.<br />

A fronte della “ridondante” e, al contempo, “flebile” memoria contemporanea, si<br />

avanza l’ipotesi che si possa trovare, oggi, proprio in questi luoghi nuove occasioni<br />

per recuperare un legame con la storia. La società conferisce consapevolmente<br />

ad un sito il titolo di “luogo della memoria”, nel momento in cui sente l’esigenza<br />

di trasmettere ai posteri delle precise testimonianze. Si può dunque interpretare<br />

questa intenzione come una selezione obbligatoria, ragionata, costruita, fatta a<br />

partire da criteri precisi al fine di fornire ai siti “l’intenzione della memoria”.<br />

341<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!