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Capitolo 4. La casa diventa museo. Il progetto di architettura.<br />

Il museo di Fryderyk Chopin nell’ex palazzo Ostrogski a Varsavia.<br />

Nel 2010, in occasione del 200° anniversario della nascita del musicista Fryderyk<br />

Chopin, si è inaugurato a Varsavia un nuovo spazio espositivo dedicato al<br />

Maestro.<br />

Il Museo Chopin si inserisce all’interno dello storico Palazzo Ostrogski, restaurato<br />

nel 1949 e dal 1954 sede della Frederic Chopin Society. Il nuovo allestimento<br />

è opera dello Studio Migliore + Servetto, esito di un concorso internazionale<br />

bandito dal ministro della Cultura Bogdan Zdrojewski e dal National Heritage. Lo<br />

studio milanese ha sviluppato il progetto dell’allestimento permanente e della<br />

grafica, in stretto rapporto con i curatori del museo e con Grzegory&Partnerzy,<br />

incaricati dell’intervento conservativo di adeguamento museale.<br />

Il progetto si basa su quattro principi chiave: la leggerezza del sistema espositivo;<br />

la compresenza e individuazione di differenti percorsi tematici; l’interazione<br />

come sistema aperto di approfondimento, di zoom dei contenuti esposti; la<br />

realizzazione di diversi emotional landscapes.<br />

L’intervento dialoga e nasce dal confronto con le sale espositive dell’Ostrogski<br />

Castle con l’obiettivo di valorizzare le peculiarità di ciascun ambiente, senza<br />

modificarne l’immagine e il valore storico: i sistemi espositivi sono stati progettati<br />

per essere autoportanti e indipendenti dalle pareti esistenti. La complessità,<br />

intesa come ricchezza dei contenuti che il museo intende esporre, si traduce in<br />

un sistema di differenti percorsi tematici che il visitatore può scegliere di seguire.<br />

All’interno di ogni sala è possibile rintracciare chiaramente l’asse temporale<br />

di inquadramento storico e le tre linee guida che caratterizzano le “thematic<br />

island” attraverso un sistema espositivo multimediale, che permette di avere allo<br />

stesso tempo anche una visione d’insieme della multilayer structure del museo.<br />

I sistemi interattivi multimediali sono stati progettati per essere lo strumento<br />

attraverso cui approfondire i contenuti delle diverse sale, lasciando quindi al<br />

visitatore incuriosito la possibilità di scegliere i tempi e la modalità di lettura.<br />

L’interazione multimediale come mezzo di approfondimento offre inoltre la<br />

possibilità di rendere accessibile a chi fosse interessato un immenso archivio di<br />

483<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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