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Considerazioni conclusive.<br />

Conclusioni. Dalla “casa come me” alla “casa di tutti”.<br />

“Trascinando i miei ricordi nel suo fluire,<br />

il tempo, più che logorarli o seppellirli ha costruito<br />

coi loro frammenti le solide fondamenta.<br />

Avvenimenti scivolano gli uni sugli altri e si immobilizzano<br />

in una specie di castello dei quali abbia studiato<br />

il piano un architetto più sapiente di questa storia.”<br />

Claude Lévi-Strauss, 1955<br />

A conclusione del percorso di analisi e interpretazione seguito, risulta significativo<br />

ripercorrere i principali passaggi teorici e intrapresi, al fine di verificare i risultati<br />

raggiunti.<br />

La ricerca ha rappresentato l’occasione per verificare i nodi metodologici della<br />

questione del progetto contemporaneo delle case e dei luoghi di personaggi<br />

illustri, per analizzare i modi più appropriati per convertire un bene d’uso in un<br />

museo.<br />

Il lavoro parte dal presupposto che la casa di ogni uomo ne riflette il gusto, il<br />

benessere o il desiderio realizzato, ma trasmette anche, indirettamente, lo spirito<br />

del suo tempo. La dimora è un racconto, costruito per frammenti, delle vite che<br />

al suo interno si intrecciano, ma è anche un riflesso, a volte sbiadito, altre volte<br />

manifesto, dei valori di una fase compiuta della storia dell’uomo.<br />

Alcune residenze, che hanno ospitato importanti eventi o dato alloggio a<br />

cittadini illustri, “non si logorano” come un’opera d’ingegno ancora in uso e<br />

“non sbiadiscono” come le pagine di un manoscritto, ma con il passare delle<br />

generazioni perdono l’originario significato di rifugio privato e diventano luoghi<br />

collettivi in grado di evocare valori collettivi. Esse non sono più semplici ricoveri,<br />

ma contribuiscono a salvaguardare la tradizione di un popolo a perpetuare<br />

l’essenza di un mito, a vantaggio tanto delle generazioni presenti, quanto di quelle<br />

future. Citando il pensiero di Claude Lévi-Strauss1 , tali frammenti costituiscono<br />

le solide fondamenta che immobilizzano la memoria storica in un solido castello,<br />

1 Claude Lévi – Strauss, Tristes Tropiques, Paris, 1955.<br />

741<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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