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Capitolo 4. La casa diventa museo. Il progetto di architettura.<br />

Il museo di Arnaldo Pomodoro ex officine Riva & Calzoni a Milano.<br />

L’attuale fondazione milanese intitolata allo scultore Arnaldo Pomodoro<br />

raccoglie l’eredità della precedente istituzione museale a Quinto de’ Stampi,<br />

realizzata per volere dello stesso autore alle porte del capoluogo lombardo. Il<br />

trasferimento della sede da una posizione periferica ad una centrale è segnato<br />

da una continuità di propositi e da una serie di analogie che riguardano entrambi<br />

gli edifici coinvolti. Arnaldo Pomodoro, originario di Morciano di Romagna, a<br />

partire dal 1954, all’età di ventotto anni, si trasferisce a Milano, città nella quale<br />

vive ancora oggi. L’attività scultorea dell’artista prende forza in seguito alla sua<br />

ammissione alla Biennale di Venezia del 1956, come evoluzione di una brillante<br />

inventiva dimostrata nelle vesti di artigiano orafo. L’arte concepita da Pomodoro<br />

si basa sull’interpretazione artistica del progresso tecnologico, con l’utilizzo<br />

dei più svariati materiali di stampo industriale applicati a forme geometriche<br />

semplici. I soggetti presentati sono studiati e manipolati in rapporto al contrasto<br />

che presentano tra la levigatezza dell’involucro esterno e la complessità<br />

dell’organizzazione interna, secondo una commistione di tagli, segmenti, linee<br />

rette e circolari paragonabili ad ingranaggi di macchinari racchiusi in un grosso<br />

contenitore. I riconoscimenti in campo artistico in Italia e all’estero si succedono<br />

velocemente, con istallazioni presenti in molte piazze di grandi centri urbani, tra<br />

cui Roma, Milano, Copenaghen, Brisbane, Dublino, Los Angeles, Città del Vaticano,<br />

Mosca, Darmstadt, New York, Parigi. L’interesse di Pomodoro non si limita alla<br />

scultura ma abbraccia anche altre discipline come la scenografia e l’architettura,<br />

ottenendo importanti incarichi di allestimenti teatrali e interventi progettuali,<br />

come nel caso della Porta dei Re nel Duomo di Cefalù e della recente proposta<br />

per il cimitero di Urbino, presentata in occasione della mostra genovese “Arti &<br />

Architettura 1900-2000”. La nuova Fondazione Arnaldo Pomodoro si propone<br />

come museo delle opere dello scultore, aperto all’incontro con altri artisti, con<br />

una disponibilità di spazi appositamente dedicati a mostre, seminari, proiezioni,<br />

eventi teatrali e musicali. Questo particolare centro per l’arte è accolto nel<br />

complesso delle ex officine Riva & Calzoni, destinato un tempo alla produzione<br />

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Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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