27.05.2013 Views

View/Open - DSpace@Unipr

View/Open - DSpace@Unipr

View/Open - DSpace@Unipr

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Capitolo 5. L’intorno della casa diventa museo. Il progetto paesaggistico.<br />

Il giardino dell’Atelier di Giacomo Manzù ad Ardea (Roma).<br />

Tra i maestri della scultura italiana del XX secolo, Giacomo Manzù, originario<br />

di Bergamo, aveva scelto di stabilirsi con la sua famiglia nei pressi di Roma,<br />

ad Ardea, vicino al mare. Un luogo di cui amava la luce, il mare, la solitudine,<br />

che considerava la una sorta di musa ispiratrice, e il silenzio, una condizione<br />

indispensabile per poter creare. In quel luogo che racchiudeva tutte queste<br />

caratteristiche a lui care, ha costruito la sua casa, il suo studio, la fonderia nella<br />

quale nascevano i suoi capolavori. Quel luogo così intriso di arte, dopo la sua<br />

morte è stato conservato gelosamente dalla famiglia, che ha deciso solo ora di<br />

renderlo visibile al grande pubblico, nell’aprile 2009.<br />

I lavori di restauro e allestimento, curati dall’architetto Piercarlo Crachi, hanno<br />

interessato l’edificio dell’Atelier concepito come un nuovo spazio espositivomuseale<br />

e il giardino circostante, il Parco delle Sculture, che si estende per oltre<br />

10 mila metri quadrati. Da diciassette anni, da quando cioè nel 1991 lo scultore<br />

lo ha lasciato, lo studio è rimasto intatto, nella struttura e nell’atmosfera che lo<br />

pervade. L’ambiente è caratterizzato da soffitti molto alti e ampi lucernari, unica<br />

fonte di luce naturale, nello studio dello scultore inoltre sono rimasti tutti gli<br />

attrezzi di lavoro, i tavoli, gli sgabelli, le tele, gli scalpelli e le spatole, tutto come<br />

se il maestro non se ne fosse mai andato. L’intervento ha mantenuto inalterato<br />

l’ambiente esistente, il luogo di lavoro e le facciate esterne, proponendo un<br />

nuovo disegno del giardino caratterizzato da piante secolari e tre grandi sculture<br />

del maestro. All’interno della proprietà, che contiene vari edifici tra i quali<br />

la residenza degli eredi, due corpi di fabbrica principali a pianta rettangolare<br />

rappresentano il cuore del progetto e costituiscono uno lo studio del maestro,<br />

l’altro il museo privato della Fondazione Manzù. Il progetto ha individuato<br />

un nuovo asse principale che sottolinea la relazione tra la casa e l’atelier del<br />

maestro e ha previsto nuovi spazi di relazione e un piccolo teatro all’aperto per<br />

esposizioni temporanee di giovani artisti. Il disegno del giardino prende corpo<br />

con i percorsi, le fontane, i giochi d’acqua e le sistemazioni a verde per facilitare<br />

ed esaltare la fruizione del museo.<br />

569<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!