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Capitolo 1. La dimora storica. Un patrimonio diffuso nel territorio.<br />

5. Un patrimonio ereditato dal passato. Questioni aperte.<br />

Come scrive Roberta Bartoletti 54 si sta assistendo a un progressivo impoverimento<br />

della memoria collettiva, intesa come forza che lega gruppi e individui e crea<br />

senso di appartenenza, in una società che si identifica sempre più nel contingente<br />

e dunque trascura legami profondi e duraturi.<br />

La memoria individuale rimane organica e specifica dell’individuo e continua a<br />

costruire il senso della vita e di ciò che gli ruota intorno. Il gap che si forma<br />

dunque tra memoria collettiva sempre più atrofizzata nel contingente e memoria<br />

individuale si colma attraverso la nostalgia che si presenta come una nuova<br />

strategia per stimolare gli individui a partecipare alla creazione e riproduzione di<br />

nuovi processi di appartenenza. Nostalgia è letteralmente la mancanza di casa,<br />

il sentimento di dolore per la sua lontananza. Oggi questo disagio si identifica in<br />

una più generica mancanza di legami tra l’individuo e la società, nella mancanza<br />

di tradizioni, nella mancanza di un passato e di una memoria comune. E’ una<br />

nostalgia che si riferisce a nulla di specifico, quanto piuttosto a un sentimento<br />

di spaesamento : scrive a questo proposito Svetlana Boym “la società moderna<br />

appare come un paese straniero, la vita pubblica un’emigrazione dall’idillio<br />

familiare, l’esistenza urbana un esilio permanente.” 55 E questa impossibilità di<br />

un ritorno a “casa” (intesa non come luogo fisico ma come dimensione di una<br />

memoria che non esiste) genera, di contro, l’invenzione e la ricostruzione di una<br />

casa e di un luogo mitici dove andare a ricercare radici comuni.<br />

Osservando criticamente l’andamento dei lavori del Demhist e degli studi più<br />

recenti, per arrivare ad una definizione sufficientemente approfondita di casa<br />

trasformata in museo, va tenuto presente come non tutti i temi siano stati<br />

approfonditi in modo completo, o abbiano ricevuto un’importanza adeguata,<br />

sebbene dalla prima conferenza Demhist dell’anno 2000 fino ad ora, le analisi<br />

54 The crisis of collective memory and the exploitation of nostalgia in tourism: the case-history of<br />

Heidiland-Heididorf in the Swiss Alps, Pacific 2006, Sociology of Memory panel.<br />

55 Svetlana Boym, The Future of Nostalgia, London, Basic Books, 2001.<br />

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Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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