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Capitolo 3. La valorizzazione delle case dei protagonisti dell’identità nazionale.<br />

Molto spesso si tratta di grandi opere realizzate a più mani che coprono superfici<br />

di notevoli dimensioni come nel caso del villaggio di Dozza, un tipico borgo<br />

medievale nell’Appennino bolognese, in cui ogni anno artisti giungono per una<br />

manifestazione culturale che vede la realizzazione di grandi murales.<br />

In casi particolari, invece, i dipinti murali sono piccole pitture lasciate sull’intonaco<br />

da un’anima solitaria come nel caso del villaggio di Sesta Inferiore nell’Appennino<br />

parmense, ove l’artista Walter Madoi dipinse trentadue affreschi distribuiti sui<br />

muri delle piccole case del villaggio. Gli stessi abitanti del borgo sono presi come<br />

modelli sia per le tragiche espressioni della Crocefissione all’ interno della chiesa,<br />

che per gli altri dipinti all’esterno, dove vengono mischiati alle immagini di amici<br />

personali, gente famosa e nature morte.<br />

Sono scene di vita vissuta, messaggi politici, rievocazione di eventi culturali per<br />

lo comunità, ma non mancano anche paesaggi e semplici espressioni di fantasia<br />

come i racconti naif ispirati alle fiabe. “I muri dipinti sono eseguiti in genere<br />

da professionisti che intendono l’arte di strado come espressione sociale, cioè<br />

rifiuto del lavoro “da cavalletto” chiuso all’interno del proprio studio e ricerca,<br />

invece, di nuovi spazi all’aperto di grandi dimensioni, nati da un rapporto con il<br />

pubblico.” 30<br />

La realtà dei Muri d’Autore prende origine ufficialmente nel 1956, quando ad<br />

Arcumeggia, un piccolo villaggio vicino a Varese, si decide di ambientare uno<br />

serie di affreschi dei maggiori pittori contemporanei sulle pareti esterne dello<br />

case del borgo contadino. L’intero paese diventa galleria<br />

d’arte all’aperto, documentando tecniche pittoriche differenti e diventando<br />

occasione di dialogo tra artisti e pubblico.<br />

Da questa esperienza nasce l’idea di costituire un’associazione per coordinare<br />

e valorizzare i borghi dipinti italiani. L’Associazione Paesi Dipinti ASSIPAD31 viene<br />

30 Mario Amodio, Furore: nasce Assipad-Dipinti con paternità, in “Giornale di Napoli”, giugno<br />

1994.<br />

31 L’Associazione Italiana Paesi Dipinti ASSIPAD dispone di una banca dati on-line consultabile nel<br />

sito internet: http://www.paesidipinti.it/home.asp<br />

376<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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