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Capitolo 2. Dimore di uomini celebri, case di letterati, atelier d’artista.<br />

inglesi, seguita poi nel 1885 dalla pubblicazione del primo volume del Dictionarry<br />

of National Biography. A sostegno di queste iniziative era l’idea che, l’offrire<br />

esempi eccellenti, ritratti e biografie alla comunità fosse uno strumento utile ad<br />

educare la coscienza morale e sociale della nazione. Sempre nel XIX secolo in<br />

Inghilterra viene progettato un moderno pantheon, nella British Library, copia di<br />

quello di Roma e di Parigi, allo scopo di creare uno spazio metaforico nel quale il<br />

carattere nazionale trovasse modelli in cui identificarsi.<br />

Un’esperienza simile avviene nel 1842 in Germania con la costruzione del<br />

Walhalla, “Tempio degli dei”, voluto da Ludwig I di Baviera per celebrare il genio<br />

germanico forgiato dalla lotta dell’invasione napoleonica, utilizzando sculture<br />

raffiguranti uomini famosi. La corrispondenza tra descrizione scritta e descrizione<br />

visiva viene anche in questo caso considerata particolarmente efficace nel<br />

consolidare la fama di personaggi illustri.<br />

Come suggerisce Alison Booth, “le prosografie vittoriane, al pari di quelle<br />

odierne, assumono forme diverse: libri, monumenti, targhe, parate, calendari.<br />

Tutti strumenti atti a registrare nomi, narrazioni e rappresentazioni visive in<br />

collegamento gli uni con le altre.” 1<br />

Per capire in modo specifico quali caratteristiche portano una Nazione<br />

all’identificazione dei propri eroi è opportuno intraprendere un’analisi socioculturale<br />

più ampia, che ponga le radici nella storia e si proietti in un’ottica di<br />

eredità futura.<br />

In un ottica di salvaguardia e di valorizzazione della storia di un popolo risulta<br />

in primo luogo doveroso definire casa si intende con il termine “patrimonio”.<br />

Il concetto europeo di patrimonio culturale si è venuto formando nel corso<br />

dell’Ottocento a partire dall’idea di patrimoine, o patrimoine national, elaborato<br />

in Francia tra Rivoluzione e Restaurazione.<br />

Quest’idea si ispirava a due fonti complementari: da un lato, la rinnovata<br />

consapevolezza della centralità del patrimonio per definire la cultura nazionale<br />

1 Alison Booth, Men and Women of the Time: Victorian Prosopographies, in David Amiconi (a cura<br />

di), Life Writing and Victorian Culture, London, Ashgate, 2006, p.55.<br />

136<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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