27.05.2013 Views

View/Open - DSpace@Unipr

View/Open - DSpace@Unipr

View/Open - DSpace@Unipr

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Capitolo 4. La casa diventa museo. Il progetto di architettura.<br />

5. Terza questione. La rievocazione storica della casa e del<br />

personaggio.<br />

Quando la casa d’origine viene demolita e scompare la testimonianza del luogo<br />

di nascita, di vita o di morte, in genere il ricordo dell’illustre personaggio rimane<br />

nella piccola sezione di un museo locale dove sono ricostruiti, più o meno<br />

arbitrariamente, attraverso una selezione degli arredi originali, parti dello studio<br />

dello scrittore, oppure il tinello della famiglia del musicista o la camera da letto<br />

dell’esploratore.<br />

In passato, per rinforzare l’identità nazionale, ci si è affrettati nel far coincidere<br />

il culto di un grande uomo con un luogo mitico, in genere una casa, allestita<br />

per fissare uno stile di vita e sancire un’indiscussa autorevolezza. Così alla fine<br />

del XIX secolo è avvenuto con la reinvenzione delle dimore di personaggi come<br />

Dante Alighieri, Petrarca, Leonardo da Vinci, Michelangelo o Carlo Goldoni.<br />

In un universo convenzionale di simboli e di memorie può essere considerato<br />

sufficientemente evocativo della carriera di un’attrice universalmente acclamata<br />

anche una semplice vecchia fotografia incorniciata, accompagnata da un paio di<br />

guanti, una cappelliera e un vaso di fiori secchi, così come la creatività di un grande<br />

musicista e bene rappresentata dal manoscritto di una partitura lasciato aperto<br />

sul leggio di un pianoforte a coda, collocato al centro di una stanza. All’interno del<br />

Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, ad esempio, si trova ricostruito lo studio<br />

di Arturo Toscanini (1867-1957). L’arredamento, proveniente dall’abitazione del<br />

maestro Toscanini in via Durini a Milano, contiene una biblioteca (un migliaio di<br />

volumi di letteratura e saggistica e alcune musiche ricevute in dono da musicisti<br />

amici), il pianoforte Steinway a mezza coda dono di Vladimir Horowitz, diversi<br />

oggetti d’arte tra cui due ritratti di Vittore Grubicy, sculture bronzee di Pavel<br />

Trubeckoj, un ritratto di Leonardo Bistolfi, alcune fotografie.<br />

Nei migliori dei casi, l’arte di organizzare nuovi spazi, allestiti per mettere in<br />

scena il preciso attimo di un’intensa vita, sovrappone la realtà con la finzione,<br />

dando così luogo ad una sorta di rigide scene fisse, molto romanzate e poco<br />

518<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!