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Capitolo 2. Dimore di uomini celebri, case di letterati, atelier d’artista.<br />

Keynes e lo storico Lytton Strachey, che si riuniva nelle case private della zona fin<br />

dai primi anni del XX secolo.<br />

A Vienna. La zona addossata all’immenso parco di Lainz era amata dagli<br />

artisti: tra gli altri qui abitarono Egon Schiele e Gustav Klimt. Alcune ricerche<br />

del 1998 hanno consentito di identificare in una casa con giardino al n. 11-15 di<br />

Feldmühlgasse, nell’attuale XIII distretto di Vienna (un tempo periferia ovest della<br />

capitale) l’ultimo atelier di Gustav Klimt, che lo utilizzo fino alla morte avvenuta<br />

nel 1918. L’artista aveva preso in affitto l’edificio nel 1912, dopo che stanco dei<br />

numerosi scandali sorti attorno ai suoi dipinti, decise di abbandonare il centrale<br />

VII° distretto e di cercare un proprio rifugio appartato, lontano dal rumore della<br />

dalla vita cittadina.<br />

A Monaco di Baviera. Il quartiere Schwabing ospitava atelier e studi di importanti<br />

personalità artistiche come Franz von Stuck, Paul Klee, Wassily Kandinsky,<br />

Giorgio De Chirico. All’interno dell’isolato sono presenti interessanti opere<br />

architettoniche come l’imponente Chiesa di St. Ludwig dell’architetto Friedrich<br />

von Gärtner e la Biblioteca Statale realizzata da Leo von Klenze. Nel quartiere<br />

Schwabing si sviluppano fermenti d’avanguardie del Novecento tra cui l’arte<br />

Jugendstil.<br />

A Milano. Il quartiere Brera, poco lontano dall’Accademia di Belle Arti e dalla<br />

Pinacoteca, è da sempre stato abitato da artisti e letterati. Qui viene costruita<br />

nel 1910, per volere dei ricchi fratelli milanesi Bogani, anche la Casa degli Artisti<br />

in corso Garibaldi 89, che ospita studi e residenze d’artisti. L’edificio viene<br />

concepito appositamente per contenere atelier e officine di pittori e scultori,<br />

con ampie vetrate esposte a nord per non avere mai la luce diretta negli studi.<br />

Per molti anni il quartiere, con il suo caffè Giamaica, ha catalizzato una parte del<br />

mondo artistico milanese, e dagli anni ‘50 in poi è stato palcoscenico di mostre,<br />

performance, manifestazioni, presenze significative: dal pittore Gianfranco<br />

310<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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