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Capitolo 7. Linee guida per la costituzione di un nuovo museo.<br />

all’interno di un racconto, di una simulazione convenzionale. Il valore primario<br />

è provocare emozione, anche mediante la messa in scena di luoghi perduti e<br />

l’esaltazione simulata di valori immateriali.<br />

La ricerca ha quindi verificato la possibilità di applicare i cinque modelli teorici<br />

a diverse prefigurazioni spaziali di diverse modalità d’intervento, al fine di<br />

individuare codici facilmente intelleggibili e trasmissibili a cui far riferimento<br />

per ogni coerente pensiero progettuale per l’organizzazione di un percorso<br />

espositivo.<br />

Primo modello.<br />

Architettura/Monumento. Il percorso espositivo come valorizzazione<br />

dell’architettura del l’edificio museo.<br />

Un primo modello teorico propone una lettura tradizionale del museo inteso<br />

come edificio per l’esposizione e la conservazione di capolavori dell’arte e<br />

della tecnica. Il valore primario, che guida la progettazione, è in questo caso<br />

l’architettura stessa del museo, inteso come monumento nella città. Il contenitore<br />

dunque prevale sul contenuto, l’architettura domina la collezione e impone le<br />

proprie esigenze, che prevalgono sulla visione delle opere e sui necessità di<br />

confort ed educazione del pubblico. Senza soffermarsi troppo su un approccio<br />

cronologico del problema, che partirebbe dalle origini del museo arrivando a<br />

oggi, ma piuttosto volendo analizzare casi di studio del Novecento, è necessario<br />

dare atto che il primo modello teorico coincide con l’origine stessa del museo<br />

inteso come edificio per la cultura.<br />

Nel Settecento e poi nell’Ottocento si modifica, infatti, il significato dell’istituzione:<br />

il fine di un museo non risiede tanto nella costruzione della collezione, quanto<br />

piuttosto nell’idea del conservare e nelle logiche dell’esporre. In questo periodo<br />

il museo sembra prendere forma tridimensionale, esce dal palazzo del Signore<br />

e diventa un edificio autonomo, formalmente compiuto e accuratamente<br />

progettato per mettere in scena le collezioni, per dare loro la possibilità di<br />

raccontare i fondamenti di una cultura.<br />

689<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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