27.05.2013 Views

View/Open - DSpace@Unipr

View/Open - DSpace@Unipr

View/Open - DSpace@Unipr

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Capitolo 4. La casa diventa museo. Il progetto di architettura.<br />

La casa di Karen Blixen a Rungstedlund.<br />

La casa della scrittrice Karen Blixen (1885 –1962) è situata a Rungstedlung, piccolo<br />

abitato a pochi chilometri da Copenaghen, sullo stretto di mare che separa la<br />

Danimarca dalla Svezia. Circondata da circa quaranta acri di terreno adibito a<br />

prato e boschetti, la dimora, aperta recentemente al pubblico, è andata incontro<br />

ad un rinnovamento che ha enfatizzato lo stile di vita della scrittrice danese,<br />

rispettando la disposizione originaria delle stanze e degli arredi.<br />

L’abitazione e l’annessa tenuta agricola hanno origini molto antiche: un nucleo<br />

primitivo di case risale alla fine del Cinquecento. Nel XVIII secolo, parte degli<br />

attuali ambienti apparteneva alla locanda di Rungsted, dove ha soggiornato e<br />

tratto ispirazione per le sue opere anche il poeta Johannes Ewlald. Nel 1879,<br />

il padre della scrittrice acquista la proprietà, accorpando anche alcuni poderi<br />

limitrofi.<br />

Karen Blixen trascorre parte della sua esistenza a Rungstedlung, ad eccezione dei<br />

tanti anni trascorsi in Africa, a Nairobi, dal 1914 al 1931. Questa periodo è uno fra<br />

i più felici della sua esistenza: il ricordo dell’ Africa è più volte affrontato nei suoi<br />

scritti e rimane sempre vivo nella sua abitazione-museo, grazie agli arredi e ai<br />

molti oggetti trasferiti e accostati al mobilio preesistente. Al rientro dall’ Africa,<br />

la scrittrice occupa una stanza al secondo piano dell’ abitazione e lo studio al<br />

piano terreno. Questo ambiente, da cui si ha una splendida vista suI mare, viene<br />

da lei battezzato “la sala di Ewlald”, in omaggio al celebre poeta danese che qui<br />

ricercava l’ispirazione.<br />

Dopo la morte della madre la scrittrice conduce una vita triste e solitaria.<br />

Nella grande casa sono stesi i suoi scritti più celebri ed viene accolta, a partire<br />

dall’ultimo dopoguerra, una cerchia ristretta di amici colti ed entusiasti della sua<br />

opera. II grande salotto rivive nella sua funzione di ambiente di rappresentanza<br />

della casa: oltre all’ arredo, gia inserito dalla famiglia, sono introdotti molti oggetti<br />

e opere d’arte importati dall’abitazione in Africa: come la grande cassapanca in<br />

legno, dono di Farah, suo fedele servitore. Le finestre sono decorate con ricchi<br />

tendaggi che toccano il pavimento in legno e ogni ambiente e ravvivato da ricche<br />

418<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!