27.05.2013 Views

View/Open - DSpace@Unipr

View/Open - DSpace@Unipr

View/Open - DSpace@Unipr

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Capitolo 2. Dimore di uomini celebri, case di letterati, atelier d’artista.<br />

5.2. Le case degli artisti nel Ottocento e nel Novecento.<br />

Per comprendere quanto sia variegato e dalle molteplici facce il tema della casa<br />

d’artista si è ritenuto opportuno inserire in questa parte della trattazione un<br />

breve excursus storico sulle principali tipologie di dimora d’artista, in modo di<br />

creare un quadro quanto più possibile generale sull’evoluzione di questa realtà.<br />

Spesso sono scelte molto contingenti quelle che spingono un artista ad abitare<br />

in un certo tipo di casa. Sono motivazioni che riflettono esigenze differenti, che<br />

variano dal carattere del protagonista alla necessità di utilizzare un determinato<br />

spazio di lavoro, ma contano anche ragioni pratiche come le restrizioni<br />

economiche che lo vincolano ad una particolare soluzione.<br />

La necessità di delineare un quadro ordinato sull’evoluzione, a cui le case degli<br />

artisti vanno incontro nel corso della storia, impone una catalogazione di natura<br />

tipologica, con una certa attenzione alle variazioni nei diversi periodi storici.<br />

Dalla bottega alla villa. L’evoluzione dello stato sociale dell’artista.<br />

Il già citato libro di Eduard Hüttinger, Case d’artista. Dal Rinascimento ad oggi<br />

a questo proposito offre un’ampia descrizione sull’evoluzione storica della casa<br />

d’artista. Hüttinger sostiene che “L’interesse per la casa d’artista è un fenomeno<br />

moderno, la cui fioritura è legata alla crescita del peso sociale dell’arte e<br />

dell’artista stesso” ; che passa dal abitare in una semplice bottega-abitazione,<br />

come quella di Piero della Francesca o di Andrea del Sarto (poi casa Zuccari), alla<br />

più ambiziosa tipologia di casa d’artista, come quella di Peter Paul Rubens ad<br />

Anversa, realizzata nel XVII secolo.<br />

Nel Quattrocento e nel Cinquecento italiano le case d’artista non seguono regole<br />

precise. Nel Quattrocento a Firenze artisti pervenuti ad una certa agiatezza<br />

economica e ad una certa fama come Lorenzo Ghiberti e Filippo Brunelleschi,<br />

non ambiscono ad acquistare ed abitare palazzi dispendiosi.<br />

Il desiderio dell’artista di autocelebrarsi e di attribuire alla propria persona un<br />

significato particolare, inizia ad emergere dagli inizi del Cinquecento quando<br />

226<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!