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Capitolo 3. La valorizzazione delle case dei protagonisti dell’identità nazionale.<br />

.<br />

4.2. Muri che parlano e borghi dipinti.<br />

Il muro di uno casa non definisce semplicemente uno spazio interno, ma<br />

segna una separazione netta tra il mondo privato e intimo in cui l’uomo vive e<br />

lavora e l’ambiente esterno, talvolta ostile e caotico. Il muro, inteso come pelle<br />

dell’edificio, membrana traspirante tra interno ed esterno, ha da sempre la<br />

capacità di raccontare, ricordare, ad esso è affidato l’antico compito di conferire<br />

personalità al oggetto architettonico, mediante il vibrare di materiali diversi,<br />

cangianti per colori e consistenza. Il progetto d’architettura dialoga con il contesto<br />

attraverso il suo rivestimento, interpretandone i colori, la matericità, gli strati e i<br />

segni indelebili del tempo.<br />

Nel corso della storia importanti personalità artiche si sono confrontate con<br />

la possibilità di interpretare in modo originale e autentico il tema del “muro”,<br />

inteso come diaframma tra una vita privata e intima, fatta di pulsioni creative<br />

e riflessioni personali e un mondo esterno, talvolta cieco e doloroso. Da queste<br />

esperienze sono nate vere e proprie opere d’arte totali che hanno coinvolto i muri<br />

delle case di piccoli villaggi, che come la tela di un quadro hanno fatto da sfondo<br />

grezzo a pulsanti espressioni formali. A volte i soggetti dipinti sono manifestazioni<br />

di protesta, di dolore, di rimprovero, altre invece sono semplicemente volontà<br />

decorative ed estetiche. L’artista imprime la sua impronta e eleva così il borgo,<br />

fino a quel momento anonimo e sconosciuto, a opera d’arte unica e autentica.<br />

Nell’esperienza del borgo dipinto, si attua un legame ancora più profondo e<br />

autentico tra uomo e luogo, tra autore e paesaggio: da una parte il villaggio con<br />

la sua storia e la sua tradizione diventa fonte di ispirazione per l’artista; dall’altra<br />

l’artista segna in modo indelebile la storia di quel frammento di civiltà.<br />

I paesi dipinti sono dunque vere e proprie gallerie all’aperto in cui il tetto è il cielo,<br />

e le opere sono i grandi affreschi sui muri delle case. Attraverso un percorso che<br />

si snoda attraverso i vicoli e le strade del paese è possibile incontrate la memoria<br />

dell’artista o di un gruppo di artisti, che qui hanno impresso la propria idea e<br />

creatività.<br />

375<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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