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Capitolo 1. La dimora storica. Un patrimonio diffuso nel territorio.<br />

L’accumulo frenetico e convulso assume in questo caso un forte valore estetico,<br />

trascendendo l’essenza materiale e diventando poesia ed emozione.<br />

La casa del pittore Francis Bacon a Londra rispecchia la vicenda artistica e<br />

umana dell’artista attraverso quasi cinquemila oggetti accatastati in ogni<br />

stanza: un accumulo di spazzatura, fotografie, ritagli, tubetti di colore, bottiglie<br />

di champagne vuote, pennelli, libri, tele squarciate, dischi, spugne, brandelli<br />

di pantaloni. La dimora e l’atelier del pittore sono una rappresentazione<br />

dell’orizzonte interiore dell’artista, tormentato e sofferente, che scaturisce in una<br />

sorta di caos primigenio, o, per usare il titolo di una creazione dell’artista italiano<br />

Pinot Gallizio, in una specie di “caverna dell’antimateria”. All’interno dell’atelier<br />

sono custodite tutte le immagini del mondo, tutti gli strumenti per restituirle alla<br />

“vita”, tutte le possibili combinazioni tra figure e oggetti, tra paesaggi e volti.<br />

Per concludere con un’esperienza contemporanea e delirante, si può citare<br />

una breve descrizione apparsa recentemente sul “Giornale dell’arte” della casa<br />

dell’artista e giornalista Roberto d’Agostino a Roma. “Un safari eccitante, qua<br />

e là insidioso. Non è la casa di una spia, ma un interessante caso di narcisismo<br />

psichiatrico delegato agli oggetti. Cristi e croci, falli, scheletri, teste mozzate,<br />

ex-voto, falci e martelli, santini del rock e della televisione, manifesti del<br />

realismo sovietico anni 70 e statuine della Prima Repubblica. Opere dell’ingegno<br />

pop surrealista che lui spiega con fervore didattico. La casa come estensione<br />

allucinatoria del proprio ego.”<br />

La casa gabbia, privacy, igiene.<br />

Il XX secolo con le sue porosità, la sua trasparenza e la sua inclinazione alla luce,<br />

alla razionalità e alla funzionalità abbandona ben presto sia la forma archetipo<br />

del guscio e della conchiglia, sia l’immagine magica e instabile della scatola<br />

surrealista.<br />

A partire dalle innovazioni del Movimento Moderno, la casa diventa sempre<br />

più standard ed innovativa in relazione alle diverse possibilità di approccio al<br />

cibo, al nuovo ruolo sociale delle donne, alle dinamiche di vita della famiglia<br />

68<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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