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Capitolo 1. La dimora storica. Un patrimonio diffuso nel territorio.<br />

3.2. La nascita e gli sviluppi del collezionismo tra Ottocento e Novecento.<br />

Si potrebbero seguire molti approcci per approfondire la casa del collezionista: la<br />

storia delle sue collezioni, l’ambito culturale nel quale si sono formate, la qualità<br />

artistica delle opere scelte. Per questo studio seguendo un principio già percorso<br />

nella pubblicazione Dalla casa-atelier al museo. La valorizzazione dei luoghi<br />

dell’artista e del collezionista, di Aldo De Poli, Marco Piccinelli, Nicola Poggi, si<br />

è scelto un criterio diverso: l’analisi delle caratteristiche spaziali delle diverse<br />

tipologie di edificio come parte di una più generale storia dell’abitare.<br />

Il ricco palazzo di città<br />

Il tipo edilizio più ricorrente tra i collezionisti è indubbiamente il palazzo di città:<br />

in alcuni casi il prestigio e il benessere derivanti dall’appartenenza ad un ambito<br />

sociale elevato si manifestano meglio nella configurazione dell’appartamento,<br />

che presenta caratteri propri, senza però rinunciare ad una unità architettonica<br />

decorativa complessiva.<br />

La casa del ricco collezionista del XIX secolo consisteva molto spesso in un<br />

palazzo di città di tre o quattro piani che occupava un lotto di vaste dimensioni,<br />

organizzato con una sequenza di corpi di fabbrica diversi costruiti intorno ad un<br />

cortile centrale. Dalla porta d’ingresso, si accedeva all’androne a piano terra e<br />

quindi si saliva al piano superiore. Soprattutto il piano nobile, con le sue stanze<br />

di apparato ai saloni di rappresentanza, era considerato il luogo più idoneo<br />

per esporre i capolavori della collezione. Con l’incremento dei fondi artistici e<br />

l’ingombro crescente delle opere, diventarono sedi dell’esposizione anche altre<br />

stanze, come le camere da letto, gli ambienti di lavoro, l’atrio, lo scalone d’onore<br />

e persino porzioni di spazi scoperti come patii o terrazze.<br />

La casa di Gian Giacomo Poldi Pezzoli (1822-1879) a Milano risponde<br />

perfettamente alle caratteristiche di dimora del collezionista di città. Il palazzo di<br />

famiglia, di edificazione seicentesca, già segnalato su alcune guide della Milano<br />

di fine Settecento, viene completato da Giuseppe Pezzoli, zio di Gian Giacomo<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.<br />

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