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Capitolo 6. La collezione della casa diventa museo. Il progetto di allestimento.<br />

3. Conclusioni. Il progetto dell’allusività come nuovo valore<br />

collettivo.<br />

Se il museo dell’Ottocento, che è stato definito un “luogo sacro”, era visitato<br />

solo da poche colte persone, il museo del Novecento è per tutti e di tutti. Oggi il<br />

museo deve dialogare e raccontare qualcosa a tutti: a bambini, disabili, studiosi,<br />

persone con bagagli sociali e culturali diversi. La missione sempre più forte di un<br />

museo è dunque la “comunicazione” rivolta a diverse tipologie di pubblico.<br />

Con l’accesso all’informazione sempre più facile, si sta assistendo, però, ad un<br />

progressivo impoverimento della memoria collettiva. Oggi questo disagio si<br />

identifica in una più generica mancanza di legami tra l’individuo e la società, nella<br />

mancanza di tradizioni condivise, tanto nella mancanza di un passato mitico,<br />

quanto nell’affermarsi di una memoria comune. In questo contesto il “museo”<br />

può assumere un nuovo ruolo fondamentale, ossia quello di conservare, oltre<br />

che oggetti materiali, anche la memoria di “valori condivisi”, condivisibili da<br />

parte di ogni genere di visitatore.<br />

Il museo contemporaneo deve dunque rispondere a due nuove esigenze:<br />

insegnare e raccontare a tutti, conservare la memoria ed essere portatore<br />

di valori condivisi e di beni immateriali rappresentativi di una società o di un<br />

territorio. La parola chiave per un allestimento contemporaneo è dunque:<br />

“percorso” inteso come percorso di crescita culturale collettiva e come percorso<br />

emozionale individduale. Il visitatore deve essere poco a poco guidato lungo un<br />

viaggio di scoperta capace di suscitare una forte esperienza emotiva. La prova<br />

dell’unicità dell’opera originale, in tutto questo, conta sempre di meno, ciò che<br />

conta è l’intelligente interpretazione del mondo verso cui si intende guidare il<br />

visitatore.<br />

L’operazione critica che il progettista si trova ad affrontare nell’allestire un museo<br />

è molto delicata. Allontanarsi del tutto dalla concreta esperienza, dagli oggetti<br />

originali, patrimonio da sempre dell’uomo ed addentrarsi in viste effimere di<br />

attimi fuggenti, può portare ad intensi risultati sensoriali, cinematografici ed<br />

620<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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