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Capitolo 3. La valorizzazione delle case dei protagonisti dell’identità nazionale.<br />

4.4. Luoghi letterari e Strade di scrittori.<br />

Nel capitolo dedicato alla casa di letterati si è data la definizione di luoghi letterari<br />

come ambiti immaginari che, benché non siano mai realmente esistiti o non<br />

se ne sia mai comprovata l’esistenza, hanno assunto, nel tempo, un tale valore<br />

simbolico da essere diventati ormai parte integrante della cultura di un popolo.<br />

Nella storia della letteratura sono molteplici gli esempi dall’Isola di Ogigia<br />

nell’Odissea al paese di Macondo in Cent’anni di solitudine. Talvolta sono<br />

luoghi leggendari, futuristici, esotici, utopici, altre volte sono ambiti talmente<br />

verosimili da poter avere nella realtà luoghi corrispondenti come la frazione<br />

Acqua Traverse del romanzo Io non ho paura pubblicato dallo scrittore Nicolò<br />

Ammanniti. Possono essere ampie aree geografiche, come un tratto costiero,<br />

come una vallata, come un’isola, oppure più contenute come quartieri di una<br />

piccola città. Possono essere tratti di paesaggio, sentieri radure, grotte o limitarsi<br />

anche ad ambiti molto circoscritti come la sala di un palazzo, di una locanda o di<br />

un albergo.<br />

I luoghi letterari sono ambiti che nascono dalla mente di un individuo, ma<br />

che racchiudono in sé una singolare verità, sebbene non possano condividere<br />

il tempo della realtà e da questa si separano in maniera drastica. Tra i luoghi<br />

letterari rientrano anche luoghi nominati o inventati da un autore e situati<br />

in un paese reale, che diviene talvolta ambito di valorizzazione dell’opera<br />

dello scrittore. Tali ambienti diventano occasione di promozione della cultura<br />

attraverso l’organizzazione di eventi e manifestazione e la ricostruzione di scene<br />

di vita vere o desunte dai testi dell’autore.<br />

Un esempio a questo proposito è la casa di Sherlock Holmes a Londra. La casa<br />

vittoriana al 221b di Baker Street, costruita nel 1815, ha ospitato “letterariamente”<br />

il famoso investigatore e il suo agiografo tra il 1881 e il 1904, stando alle storie<br />

scritte dal loro creatore sir Arthur Conan Doyle: oggi vi si può visitare il famoso<br />

studio al primo piano, sedere sulla poltrona di Mr Holmes vicino al fuoco,<br />

entrare nella sua camera da letto, salire poi al secondo piano nella camera<br />

384<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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