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Capitolo 2. Dimore di uomini celebri, case di letterati, atelier d’artista.<br />

Ma anche se gli ospiti sono intenti a pasteggiare comodamente non v’è mai<br />

pausa per il Liftboy, il ragazzino dell’ascensore, l’umile professione svolta<br />

anche dal protagonista del racconto l’America di Frank Kafka. In quello spazio<br />

ristretto si può incontrare veramente di tutto. Persino Adolf Hitler come capitò a<br />

George Simenon nell’ascensore dell’Hotel Kaiserhof di Berlino, poco prima che<br />

il Führer prendesse il potere. È proprio vedendo Agatha uscire dall’ascensore<br />

dell’Harrogate Hydropathic Hotel che Archibald Christie ritrova sua moglie,<br />

improvvisamente scappata da Londra senza lasciare traccia.<br />

Infine, sebbene la stanza da letto sia il luogo più intimo di tutto l’albergo, spesso<br />

è quello più trascurato. Joseph Roth incontrava gli ospiti nei lussuosi saloni,<br />

scriveva al caffè, ma per dormire si accontentava di una scarna stanzetta con<br />

vista sul retro cortile.<br />

Jean Genet viveva addirittura in hotel di infimo ordine tenendo la stanza in<br />

disordine e in una sporcizia spaventosa, lasciando avanzi di cibo e buchi di<br />

sigaretta. Spesso prendeva un treno a caso e dormiva nell’albergo della stazione.<br />

Il disordine e l’eccesso delle stanze rispecchiavano l’anima inquieta del poeta.<br />

Quando divenne ricco Genet soggiornò al Lutetia, un hotel di lusso di Parigi<br />

frequentato anche da Le Corbusier.<br />

La Camera numero 13 dell’Hotel Carcassonne di Parigi è invece la stanza dove<br />

l’artista svizzero Daniel Spoerri realizza i suoi primi “quadri trappola” che lo<br />

hanno reso celebre. La Camera ha un importanza tale per l’esperienza creativa<br />

dell’artista che viene riprodotta più volte nelle sue istallazioni fino a essere<br />

fossilizzata attraverso una colata di bronzo sulla collina artificiale del giardino<br />

di Seggiano. Ogni minimo particolare della stanza, persino i fili della luce, viene<br />

fuso e reso eterno nell’opera d’arte. 97<br />

A Istambul il Pera Palace ha ospitato illustri personaggi, politici, artisti e scrittori,<br />

come il re Edward VIII, la regina Elizabeth II, l’imperatore Franz Joseph, l’attrice<br />

Sarah Bernhardt, il regista Alfred Hitchcock, lo scrittore ufficiale di marina Pierre<br />

97 Arturo Schwarz, Daniel Spoerri. Alla ricerca del tempo ritrovato, in Achille Bonito Oliva, Stanze<br />

e Segreti, Milano, Skira, 2000, pp.246-257.<br />

305<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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