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Capitolo 2. Dimore di uomini celebri, case di letterati, atelier d’artista.<br />

sentimento nazionale. Il materiale storico-artistico diviene oggetto dei processi<br />

di nation-building e della graduale costruzione di apparati amministrativi delegati<br />

all’indirizzo e al controllo della sua gestione e valorizzazione. 4<br />

Nella definizione di questo profondo impiego retorico delle testimonianze della<br />

storia giocano un ruolo decisivo le prime forme della cultura di massa. Con<br />

l’avvento del turismo, a partire dagli ultimi decenni dell’XIX secolo, l’interesse<br />

per il bene storico-artistico viene posto in relazione alla dimensione poetica del<br />

viaggio e della scoperta. 5<br />

Lo sguardo esploratore produce una lettura dei luoghi che tende a<br />

sentimentalizzare il senso generale, l’atmosfera complessiva che li pervade, e<br />

a sintetizzare nelle testimonianze del passato la poesia intrinseca dello spazio<br />

che li contiene. Questa nuova lettura trova nella letteratura di viaggio, nelle<br />

guide turistiche, nelle cartoline postali, nelle fotografie potenti strumenti<br />

di diffusione. In quest’ottica il museo costituisce lo strumento primario di<br />

elaborazione e rappresentazione delle retoriche che fondano l’unità spaziale,<br />

sociale e culturale della collettività. Frutto di una selezione operata sui materiali<br />

del passato, il museo identifica un percorso conoscitivo che prospetta significati<br />

ed interpretazioni, ricreando l’identità del luogo e rappresentando la coerenza<br />

della comunità d’appartenenza.<br />

Citando i fondamentali studi dello storico francese Pierre Nora, possiamo<br />

sostenere dunque che “il patrimonio è diventato una delle parole chiave della<br />

coscienza storica contemporanea, passando da un’accezione quasi notarile, che<br />

era ancora valida alla fine degli anni Sessanta e Settanta, ad una definizione<br />

molto più impellente e dilagante. Il patrimonio non è più il bene che si eredita,<br />

ma il bene costitutivo della coscienza collettiva di un gruppo.” 6<br />

4 Riccardo Dalla Negra - Paola Grifoni, Monumenti e istituzioni. La nascita del servizio di tutela<br />

dei monumenti in Italia. 1860-1880, Firenze, Alinea 1987.<br />

5 James Buzard, The beaten track. European tourism, literature, and the ways to culture, 1800-<br />

1918, Oxford, Claredon, 1993.<br />

6 Pierre Nora, Introduction a: Science et conscience du patrimoine. Actes des Entretiens du Patrimoine,<br />

Paris, Éditions du patrimoine-Fayard, 1997, p. 12.<br />

138<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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