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Capitolo 7. Linee guida per la costituzione di un nuovo museo.<br />

8.1. Il progetto del percorso espositivo.<br />

Il percorso museale è l’elemento che qualifica il senso specifico dell’esperienza<br />

museale, caratterizza le sue finalità espositive e consente, simultaneamente,<br />

la più completa lettura spaziale sia del “contenitore” architettonico che delle<br />

complesse relazioni estetiche, percettive e simboliche, che si instaurano tra le<br />

opere e la collezione esposta.<br />

Il percorso deve in altri termini assicurare la migliore e più completa visione degli<br />

oggetti in mostra e stimolarne nuove ipotesi interpretative, suggerendo anche<br />

punti di vista inconsueti o scorci inattesi, tra riflessioni e suggestioni, da diverse<br />

distanze e con diverse angolazioni.<br />

Nel perseguire questi obiettivi, il percorso induce anche alla fruizione e<br />

comprensione dell’invaso architettonico, vissuto in tutte le sue coordinate spaziotemporali<br />

ed in tutte le sue complesse potenzialità espressive ed emotive.<br />

Per spostarsi all’interno del museo ed esaurire il percorso espositivo, il visitatore<br />

si muove nello spazio, nei punti nodali, nelle cerniere o negli incroci spaziali<br />

trova i momenti di maggior intensità percettiva, dove alla speciale inquadratura<br />

o all’improvvisa immagine dell’opera si abbina una possibilità nuova ed<br />

imprevedibile di lettura delle valenze spaziali, architettoniche e linguistiche del<br />

contenitore museale.<br />

Alle qualità narrative che lo spazio museale deve possedere e attentamente<br />

conseguire, si associa la necessità di una completa fruizione dell’opera d’arte<br />

e del reperto documentario: gli infiniti possibili legami percettivi consentono di<br />

porre le opere ed i reperti in relazione all’osservatore e in rapporto tra loro, in un<br />

gioco di raffinate interferenze ed allusivi riferimenti.<br />

Nonostante che ogni struttura architettonica suggerisca per la propria<br />

configurazione un itinerario naturale, dal punto d’ingresso al punto di uscita,<br />

vi sono sempre dei margini di libertà nell’organizzazione del percorso di visita,<br />

all’interno di saloni ampi, entro i quali i movimenti e i tempi calibrati della visione<br />

possono essere suggeriti.<br />

Il più antico e diffuso schema planimetrico è quello lineare, o circolare se la sede<br />

715<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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