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Capitolo 2. Dimore di uomini celebri, case di letterati, atelier d’artista.<br />

5.4. Lo spazio sacro della creazione: il lucernario, la collezione privata e i<br />

bozzetti.<br />

Un topos spaziale: il lucernario<br />

L’atelier come si è visto, assume nel tempo forme e funzioni assai diverse: per<br />

alcuni artisti il luogo di creazione è privato, intimo e segreto, per altri assume<br />

il significato di ambito di rappresentanza sociale, luogo di incontro e cenacolo<br />

culturale.<br />

Nella sua complessa evoluzione tipologica lo studio dell’artista mantiene invariata<br />

tuttavia una certa attenzione per lo studio della luce, con molti accorgimenti<br />

per la regolazione dell’illuminazione all’interno della stanza: da un’illuminazione<br />

settecentesca di tipo laterale, con finestrature più o meno ampie schermate da<br />

tende nella parte inferiore, si passa progressivamente all’utilizzo di lucernari<br />

a soffitto, in modo tale da evitare ombre e qualunque tipo di riflesso, per poi<br />

stabilizzarsi su una soluzione che, a fronte di un’esposizione delle finestre a<br />

nord, combina l’utilizzo di una fonte di illuminazione naturale zenitale con una<br />

frontale.<br />

Nell’osservazione di molte case d’artista si è riscontrata l’importanza della<br />

progettazione del lucernaio e della finestra nell’atelier, tanto da poter considerare<br />

questo un tema spaziale assai ricorrente.<br />

L’atelier del pittore Pompeo Mariani a Bordighera, all’interno di un ampio parco,<br />

progettato, probabilmente, dall’architetto Charles Garnier, prevede un accurato<br />

studio dell’illuminazione. Il problema della luce, è risolto con l’inserimento<br />

di finestre in tutte le pareti, al fine di avere un’illuminazione il più uniforme<br />

possibile. Sulla copertura piana è collocato, inoltre, un lucernario quadrato,<br />

regolabile tramite un velario, sulle pareti laterali sono aperte due grandi finestre:<br />

quella di levante, lunettata, e quella di ponente, rettangolare.<br />

Lo studio di Giuseppe Pelizza da Volpedo lungo via Rosano a Volpedo è collocato<br />

vicino alla casa del pittore. Viene costruito per volere dell’artista nel 1888,<br />

successivamente ampliato fino ad assumere nel 1896, l’attuale veste con tre<br />

256<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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