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Capitolo 2. Dimore di uomini celebri, case di letterati, atelier d’artista.<br />

talvolta l’artista intende autorappresentarsi non tanto nella “casa della vita”, ma<br />

piuttosto nella “casa della morte”. La volontà di provvedere ad un capolavoro<br />

autografo da collocare sulla tomba è molto diffusa. Michelangelo, ad esempio,<br />

non si preoccupò di costruirsi un palazzo significativo ove abitare, ma piuttosto<br />

di disegnare un gruppo santuario importante, la Pietà Rondinini, da destinare<br />

sulla sua sepoltura. Celebre è anche la sepoltura dello scultore Antonio Canova<br />

a Possagno, un vero e proprio tempio autocelebrativo, naturale ampliamento<br />

della casa dell’artista, non meno di quanto lo sia la Gipsoteca, costruita tra il 1834<br />

e il 1836 per custodire il lascito dello scultore.<br />

La corrispondenza tra casa e tomba, in alcuni casi, assume un’importanza tale<br />

per cui alcuni artisti del XIX e XX secolo vengono inumati per precisa volontà<br />

nei loro luoghi di creazione (come lo scultore Bertel Thorvaldsen, lo scultore<br />

Auguste Rodin e lo scultore Pietro Manzù). Il territorio sacro di un artista, il suo<br />

atelier e la sua casa, vengono in questo caso a coincidere con il monumento, il<br />

mausoleo e la tomba.<br />

Una scelta di fondo della ricerca è stata quella di riferirsi a casi di studio del<br />

Ottocento e del Novecento, proponendo una riflessione su ambiti ricorrenti,<br />

consapevole della possibilità di eccezioni e di “casi limite”. Di questo enorme<br />

ambito tematico, interessano pochi punti fissi. Non si voluta cogliere ogni<br />

segreta relazione originaria tra lo stato dell’animo dell’artista e la messa a punto<br />

materiale della sua dimora, tra il lento sviluppo di un pensiero creativo e la veloce<br />

percezione di uno spazio. Mediante un serrato confronto di tra casi concreti,<br />

realizzati prevalentemente in Europa nell’arco di dodici decenni, si è indagato<br />

su alcuni modelli architettonici diffusi. Si è cercato di mettere in risalto alcuni<br />

caratteri specifici presentando pochi modelli spaziali e tematiche ricorrenti.<br />

Ai fini della classificazione generale la ricerca considera case di artista le dimore<br />

di pittori e incisori; scultori; architetti; fotografi. Sulle case di architetti viene<br />

dedicato un capitolo d’approfondimento specifico.<br />

svizzera degli storici e delle storiche dell’arte (ASSSA), organizzato in collaborazione con il Museo<br />

Vincenzo Vela, Ligornetto 9-11 ottobre 2009.<br />

225<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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