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Introduzione.<br />

INTRODUZIONE<br />

Questioni metodologiche e delimitazione del campo di ricerca.<br />

La ricerca, svolta nell’ambito del Dottorato di ricerca in Forme e Strutture<br />

dell’Architettura dell’Università di Parma, intende indagare, attraverso l’analisi<br />

e la comparazione di teorie e tecniche progettuali, le potenzialità del progetto<br />

di architettura rivolto alla valorizzazione museografica delle dimore di uomini<br />

celebri del Novecento. Compito della buona architettura è di saper dimostrare<br />

dei principi d’ordine logico. Perché, come affermava Le Corbusier nel 1930, “Fare<br />

architettura significa mettere in ordine. E cosa si mette in ordine? Funzioni e<br />

oggetti.”<br />

Lo studio rappresenta l’occasione per verificare con metodo scientifico i nodi<br />

metodologici della questione della riprogettazione delle case di personaggi<br />

illustri per convertirle in museo, dibattito questo molto attuale nel panorama<br />

culturale europeo.<br />

La ricerca parte dal presupposto che la casa di ogni uomo ne riflette il gusto,<br />

il benessere o il desiderio realizzato, ma trasmette anche, indirettamente, lo<br />

spirito del suo tempo. La dimora è un racconto, costruito per frammenti, delle<br />

vite che al suo interno si intrecciano, è un riflesso a volte sbiadito, altre volte<br />

manifesto, delle esigenze dell’uomo.<br />

Non tutte le case di tutti gli abitanti vissuti in epoche precedenti vengono<br />

conservate. Nella realtà nessuna sistemazione di nessuna casa sopravvive,<br />

immutata, alla scomparsa di chi vi ha abitato. Concluso il tempo della vita la<br />

casa, considerata la dimora stabile di un singolo abitante o di una famiglia,<br />

diviene, ben presto, dimora di altri abitanti, che in modo impercettibile, la<br />

modificano e la trasformano secondo nuovi principi e altre esigenze. Ma vi<br />

sono delle eccezioni. Alcune residenze che hanno ospitato importanti eventi o<br />

dato alloggio a cittadini illustri non sempre immediatamente scompaiono. Con<br />

il passare delle generazioni alcune case perdono il significato di residenza e<br />

diventano luoghi collettivi in grado di evocare valori collettivi. Esse non sono più<br />

19<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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