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Capitolo 2. Dimore di uomini celebri, case di letterati, atelier d’artista.<br />

Le case di musicisti sono, infatti, custodi di una forte identità nazionale,<br />

elemento di tutela di cui la comunità fa uso per conservare viva la sua<br />

tradizione. Il celebre musicista e cantore porta, infatti, nel mondo l’anima della<br />

sua patria e diventa per questo orgoglio nazionale. Nella sua casa si innerva per<br />

questo un percorso emozionale e sentimentalista.<br />

Ciò avviene ad esempio per la dimora in cui visse Ludwig van Beethoven (1770-<br />

1827) a Bonn. Sin dal 1889 la Fondazione Beethoven Haus custodisce nella casa<br />

natale le testimonianze più importanti della vita artistica e umana di Beethoven,<br />

presentando i cimeli che testimoniano la sua vita e la sua immensa produzione<br />

musicale. Molti sono gli strumenti musicali che appartennero all’artista insieme<br />

a ricordi, spartiti e oggetti di uso quotidiano. Non manca infine nel percorso<br />

museale uno Studio digitale, attrezzato con computer muniti di cuffie, in cui<br />

sono messi a disposizione quattro postazioni che offrono al visitatore l’ascolto<br />

di opere di Beethoven.<br />

Non è raro, tuttavia, che le case di musicista del Seicento e del Settecento,<br />

perdano in parte l’aurea dell’antico abitante e vengano ricostruite come veri e<br />

propri musei dedicati all’ars musicae, le opere esposte provenienti in genere<br />

da collezioni private sono in questo caso principalmente spariti e strumenti<br />

musicali, che perdendo la primaria funzione di “produttore di suoni”, ricoprono il<br />

ruolo di documento visivo della storia della musica e della storia della tecnologia<br />

strumentale. Queste realtà sono soprattutto case natali, in cui spesso è indubbio<br />

anche l’autenticità, così avviene, ad esempio, per la presunta casa natale di Johann<br />

Sebastian Bach (1685-1685) a Eisenach. La dimora storica andata distrutta viene<br />

fatta coincidere nel XVIII secolo con un umile abitazione vicino a quella originale,<br />

trasformata in museo nel 1907 dall’associazione Neue Bach-Gesellschaft per<br />

ricostruire il mito del musicista nel luogo che ne aveva visto la nascita. La casa<br />

è un bel edificio borghese della fine del XVI secolo, probabilmente molto simile<br />

per stile e carattere all’abitazione di Bach. Al suo interno viene ricostruita in<br />

un percorso espositivo la vita del compositore, esponendo anche una ricca<br />

collezione di antichi strumenti musicali.<br />

209<br />

Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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