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Capitolo 7. Linee guida per la costituzione di un nuovo museo.<br />

del parco, che ricostruisca il disegno originario del giardino, la storia della<br />

proprietà e l’immagine antica dello scorcio naturale.<br />

In molti casi, solamente pochissime tracce del giardino antico sono ancora visibili:<br />

il tracciato dei percorsi, le piante, i muretti, le condutture d’acqua cambiano<br />

nel tempo. E’ da considerare, inoltre, che non sempre è possibile reperire il<br />

progetto originario del parco e spesso la sua stessa realizzazione è diversa dal<br />

disegno ideativo, sia per cambiamenti di intendimento del committente o del<br />

progettista, sia per sopravvenute difficoltà tecniche, sia per esaurimento dei<br />

fondi disponibili. E’ quindi spesso necessario ricostruire la storia della proprietà,<br />

attraverso gli atti di successione e gli atti di compravendita. La storia catastale del<br />

lotto è, inoltre, utile per individuare la conformazione generale della proprietà,<br />

ma anche in questo caso tale fonte non è sempre perfettamente attendibile,<br />

perché lo scopo del catasto non è agronomico, ma fiscale. A partire dagli inizi del<br />

Novecento sono, invece, molto importanti le raccolte fotografiche familiari, che<br />

spesso offrono immagini reali del parco della dimora. Queste collezioni spesso<br />

assumono la forma di cartoline fatte realizzare dal proprietario, per essere usate<br />

come mezzo di corrispondenza privata.<br />

Questi momenti di indagine utili alla costruzione di un quadro conoscitivo<br />

storico devono essere accompagnati da un’analisi accurata dello stato di fatto<br />

che predisponga un rilievo architettonico e morfologico sull’arredo del parco<br />

(sculture, fontane, sedute), dei percorsi e delle specie presenti nell’area in<br />

esame secondo una classificazione gerarchica dei gruppi (ricerca tassonomica) e<br />

secondo l’individuazione di possibili malattie e sofferenze delle piante.<br />

Per raccogliere i dati sopra menzionati è necessario accostare il lavoro di diverse<br />

discipline professionali (architetti, storici, botanici, naturalisti) e utilizzare schede<br />

standard approvate dal Ministero per I Beni Culturali17 .<br />

17 Si fa riferimento alla scheda PVG (parchi, ville, giardini) dell’Istituto Centrale del Catalogo e Documentazione<br />

ICCD, modificata e ampliata nel 1984 con l’introduzione della scheda PG (parchi giardini)<br />

e PG/B ( parchi giardini botanica) atte a fornire indicazioni per ciascun giardino in merito alla topografia,<br />

agli aspetti giuridici, alla cronologia, alla storia, alla tipografia, agli aspetti botanici, climatici e<br />

ambientali.<br />

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Federica Arman, Le vite, le case e il progetto d’architettura. La valorizzazione museografica delle dimore di uomini celebri del Novecento.

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