TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

102 CAP. II - LITURGIA E SEGNI SENSIBILI (
avvenivano prima di Cristo e dopo il peccato di Adamo, in quanto
ombre e primi schizzi di quelle che avvengono ora nella Chiesa in
Cristo.
Finalmente, i sacramentali, in quanto implicanti una santificazione,
sono anche segni profetici della gloria futura, dove sarà
la santificazione perfetta e la reintegrazione perfetta del cosmo
al servizio della vita divina di cui le santificazioni e le reintegrazioni
che avvengono ora nei sacramentali non sono che ombre ed abbozzi
imperfetti.
Le feste e i cicli liturgici. — Se il sacrificio, i sette sacramenti,
i sacramentali, le cerimonie e le preghiere della Chiesa sono tutti
segni liturgici dalla quadruplice dimensione sopra spiegata, altrettanto
si dovrà dire delle feste liturgiche e dei cicli liturgici. Infatti
una festa è uh insieme che consta del sacrificio, di sacramenti, di
sacramentali, di cerimonie e di preghiere della Chiesa, e un ciclo
liturgico è un raggruppamento di feste o, comunque, di giorni liturgici,
sotto un'idea propria.
Vuol dire dunque che la chiave della comprensione di tali feste
e di tali cicli sarà necessariamente la determinazione del loro
oggetto speciale e la sua considerazione sotto la quadruplice dimensione
propria di ogni segno liturgico. Spiegare accuratamente come
ciò avvenga è oggetto di quella parte della liturgia teologica che
si occupa dell'anno liturgico.
Per esempio : oggetto del ciclo liturgico avvento-Epifania è il
mistero di Cristo come venuta epifanica del Signore. Questa venuta
epifanica sarà considerata secondo le predette quattro dimensioni:
come segno dimostrativo questo ciclo liturgico indicherà la venuta
epifanica del Signore in quanto si realizza presentemente in ogni
messa e in ogni anima; come segno rimemorativo indicherà la
stessa venuta epifanica realizzata un giorno storicamente vin Palestina
e preparata, desiderata, annunziata, prefigurata, ecc., ancora
prima nell'Antico Testamento; come segno impegnativo lo stesso
ciclo indicherà le esigenze di vita morale che la stessa venuta impone
ai fedeli come preparazione per esserne fatti degni e come
conseguenza per averla ricevuta; come segno profetico del futuro
lo stesso ciclo parlerà della stessa venuta che si compirà perfettamente
e definitivamente nella parusia.
Similmente si deve ragionare per il ciclo settuagesima-Pentecoste
il cui oggetto è il mistero di Cristo come redenzione. Si tratterà
della redenzione resa necessaria, annunziata, prefigurata, preparata
nell'Antico Testamento e realizzatasi storicamente in Cristo
stesso in Palestina, specie nei misteri della sua passione, mbrte^
risurrezione e ascensione. Si tratterà ancora della redenzione realizzantesi
ogni anno per gli uomini: mediante il sacrificio e i sacramenti
per i catecumeni ammessi all'iniziazione cristiana; per i penitenti
nella riconciliazione; per i fedeli ordinari nell'incremento della,
loro vita per la partecipazione ai misteri pasquali ogni anno. Si
\..