TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

PROGRESSIVITÀ 795
l'assistere saltuariamente alla messa la domenica. Oltre alle descrizioni
di quadri generali f,e , recenti sondaggi d'indagine sistematica,
aiutata dai mezzi moderni di controllo e di statistica, rivelano ogni
giorno più la larghezza e la profondità di questo fenomeno di scristianizzazione,
non meno che la sua intima connessione con la mancanza
di seria educazione e di vita liturgica 67 .
Ma, eccettuate oasi sporadiche, anche il popolo rimasto relativamente
fedele e quello stesso rimasto realmente fedele, di liturgia e
di partecipazione attiva ne sa ben poco 68 . Che l'individualismo abbia
avuto ed abbia tuttora molte ripercussioni non buone tra gli stessi
fedeli che sono rimasti attaccati alla Chiesa, lo si riconosce generalmente
senza difficoltà 60 . Come si riconosce che, in ogni ipotesi, primo
passo per risolvere la questione della ricristianizzazione è di avere
il coraggio — molto più raro di quanto si crede — di fare una diagnosi
molto realista della vera situazione in cui, dal punto di vista cristiano,
si trova ormai il nostro popolo.
Progressività
Una regola ulteriore per la pastorale liturgica, come per ogni
pastorale, sarà, di ricordarsi sempre che ricondurre il popolo alla
liturgia è una questione di educazione e di plasmazione di psicologia
66 Per l'Italia vedi, per es., C. RICHELMY, / preti in Italia, Roma 1956. Per
la Francia vedi GODIN, France pays de mission? Paris 1943. F. BOULARD, Problèmes
missìonnaires de la France rurale, Paris 1945. G. MICHONNEAU, Parrocchia, comunità
missionaria, trad. ital., Ed. Paolirie 1948. Panorama generale per tutto il
mondo, in: B. HERNEGGER, Solidarietà cattolica, trad. ital., Ed. Paoline 1948.
87 Ecco il quadro che ne faceva nel 1955 Mgr. Ilario Roatta, quadro che, purtroppo,
non aveva bisogno d'essere controllato perché non fa altro che ritrarre
la situazione a cui ognuno doveva assistere quasi ogni domenica : « Le statistiche
della presenza alla Messa festiva indicano una spaventosa diserzione. Molti
battezzati hanno tolto la Messa dalle loro abitudini. Altri hanno diradato la
loro presenza. Altri mantengono la presenza alla Messa per forza di consuetudine
o per pura disciplina alla Chiesa. I più sono presenti con il corpo. Attorno
al sacerdote celebrante, silenzio e noia; nei più volenterosi una forma di assistenza
dettata dal capriccio individuale, nella quale camminano per loro conto,
seguono i loro pensieri, leggono i loro libri, dicono le loro parole... Malgrado
tutto la Messa è rimasta la trincea ove resiste la pratica religiosa, ove si rende
testimonianza di fedeltà a Gesù, ove si conserva il legame con la Redenzione di
Cristo. In questa trincea, che è linea essenziale, bisogna restare, rafforzarsi,
preparare la riscossa. In questa trincea vi è abbondanza di rifornimento: in essa
è la sorgente della Vita stessa » Catechesi della Messa, in : Rivista liturgica 42
(1955), p. 271. Il concilio ha fatto suo questo programma; ma quanto rimane
da fare!
«s Vedi per es., S. Eta. IL CARD. G. LERCARO, Ritorniamo alla liturgia solenne,
discorso pronunziato al congresso di musica sacra del 1954, testo francese in:
Revue Gregorieime, 35 (1956), p. 44. P. DONCCEUR, Conditions fondamentales...
vedi sopra p. 772 nota 22, pp. 53-56. G. MICHONNEAU, Parrocchia comunità missionaria,
p. 54 s.
tlB S. EM. II, CARD. G. LERCARO, (oltre al testo citato nella noia precedente)
« l'umanesimo naturalistico ha esasperato l'individualismo egoistico, che respirato
nell'atmosfera comune, ha incrinato anche in tante coscienze l'istanza di