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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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894 INDICI<br />

delle donne, come vittoria su Satana,<br />

419s<br />

MARTYRIA: erano decorati con scene<br />

bibliche scelte secondo leggi tipologiche<br />

e simboliche, 456 n. 14<br />

MASSIMO s.: il prefazio <strong>della</strong> sua messa<br />

nel Sacramentario gregoriano esprime<br />

l'aspetto del martirio come<br />

trionfo su Satana, 420 n. 187<br />

MATRIMONIO: la quadruplice dimensione<br />

del segno sacramentale del m., 94;<br />

come partecipazione al sacerdozio di<br />

Cristo, 156; m. e sacerdozio universale<br />

dei fedeli, 154; valore ecclesiale<br />

e comunitario del m., 284, 286; come<br />

tutti i sacramenti, è ordinato all'eucaristia,<br />

178; la sua celebrazione connaturale<br />

avviene nella messa o in<br />

sua connessione, 180s; anomalia del<br />

m. per procura rispetto alla legge<br />

<strong>della</strong> presenza corporale nella <strong>liturgia</strong>,<br />

302 n. 8; non consta la sua prospettiva<br />

cristologico-trinitaria, 236;<br />

come gli altri sacramenti riguarda solo<br />

una delle circostanze principali <strong>della</strong><br />

vita, mentre i sacramentali si estendono<br />

praticamente a tutti gli oggetti<br />

e situazioni <strong>della</strong> vita al servizio <strong>della</strong><br />

vita divina nel mondo, 319; parte<br />

che hanno gli angeli nella <strong>liturgia</strong><br />

del m., 341; <strong>liturgia</strong> matrimoniale e<br />

lotta contro Satana, 404s; nella teologia<br />

dei positivo-scolastici del sec.<br />

XVIII, 518; m. mistico: come esperienza<br />

mistica nella spiritualità liturgica<br />

<strong>della</strong> ven. Maria dell'Incarnazione,<br />

683ss, 688s; m. spirituale e spiritualità<br />

liturgica in S. Gertrude, 731-<br />

36<br />

MEDIAZIONE DI CRISTO secondo S. Tommaso,<br />

548 n. 35<br />

MEDIAZIONE DI MARIA: la festa di M.<br />

mediatrice ha per oggetto una dottrina<br />

che è oggi solo opinione teologica,<br />

478, 491, 492, 508<br />

MEDIOEVO: spiegazione del M.E., fino al<br />

sec.XII, <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong>, 561s; nel M.E.<br />

diminuì fortemente nel clero e nel<br />

popolo il <strong>senso</strong> comunitario <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong>,<br />

281-84; M.E., devozioni e <strong>liturgia</strong>,<br />

743s; impronta medievale nella<br />

spiritualità liturgica di S. Gertrude,<br />

703s, 727s, 742-52<br />

MEDITATO: secondo grado dell'ascensione<br />

spirituale nella tradizione monastica,<br />

705<br />

MEDITAZIONE: come mezzo <strong>della</strong> tendenza<br />

verso la perfezione in genere,<br />

483ss, 617ss, 646-50; il valore di m.<br />

discorsiva incluso nell'azione liturgica,<br />

305ss, 646-50; azione liturgica<br />

come meditazione-azione, obiezioni e<br />

risposte intorno all'efficacia meditativa<br />

dell'azione liturgica, 650-54; la<br />

<strong>liturgia</strong> apparentemente presenta alla<br />

m. discorsiva un troppo abbondante<br />

materiale, 651-54; ma la m. discorsiva<br />

non deve seguire con chiarezza<br />

tutti i singoli punti che ad essa<br />

vengono proposti, 652s; la m. discorsiva<br />

al momento dell'orazione di<br />

quiete diviene penosa, come avvertono<br />

i grandi mistici, 672; la m. fuori<br />

dell'azione liturgica in clima di spiritualità<br />

liturgica, 626, 654ss; è uno<br />

dei « pii esercizi » raccomandati dal<br />

Conc. Vaticano II come subordinati<br />

ed ordinati alla <strong>liturgia</strong>, 633; esercizio<br />

<strong>della</strong> m. ascetica come dinamismo<br />

di forza morale e pratica effettiva<br />

<strong>della</strong> virtù, 663; metodi di m., di preghiera,<br />

di esami di coscienza, 620;<br />

m. e preghiera subordinate alla <strong>liturgia</strong><br />

in S. Gertrude, 743<br />

MELCHISEDEC: il sacrificio di M. figura<br />

del sacrificio di Cristo sulla Croce<br />

attuato ora nella messa, 177; sacrificio<br />

di M. figura dell'eucaristia nella<br />

tipologia biblica del N.T., 451<br />

MEMBRA DI N.S.: devozione alle m. di<br />

N.S. e spirito <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong> in S.<br />

Gertrude, 750s<br />

MEMENTO: dei defunti, come formula<br />

generale di tutte le messe, anticamente<br />

eseguita per mezzo dei dittici,<br />

306 n. 20, 324; nella messa il m.d.d.<br />

comporta un'interruzione perché qui<br />

in antico si leggevano i dittici, 306;<br />

nel canone romano, diversamente<br />

dalle altre anafore, è separato dalla<br />

memoria dei santi o Communicantes,<br />

327<br />

MEMENTO: dei vivi, nel canone romano,<br />

diversamente dalle altre anafore,<br />

precede la commemorazione dei santi<br />

o Communicantes, 327; nella messa<br />

il m.d.v. comporta un'interruzione<br />

perché qui in antico si leggevano i<br />

dittici, 306<br />

MEMORIA: perpetua Dei m., momento<br />

in cui l'anima secondo Cassiano rinnova<br />

frequentemente in sé la coscienza<br />

<strong>della</strong> presenza di Dio, 675<br />

MERCOLEDÌ DELLE CENERI: e lotta contro<br />

Satana, 416. Vedi: Ceneri<br />

MESSA: e sacrificio del Golgota, 159;<br />

tutta la <strong>liturgia</strong> è ordinata alla santificazione<br />

dell'uomo e al culto cristiano<br />

reso a Dio nella m., la quale<br />

è così centro e sole <strong>della</strong> <strong>liturgia</strong>,<br />

151s, 167-70, 177-81; la m. realizzazione<br />

ed espressione sintetica di tutto il<br />

complesso liturgico, 166-85; m. centro<br />

e sole <strong>della</strong> vita soprannaturale

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