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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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410 CAP. XIII - LE DUE CITTÀ<br />

La professione monastica<br />

Nella <strong>liturgia</strong> per la professione monastica il concetto <strong>della</strong> lotta<br />

contro Satana ha preso forme concrete in connessione con l'idea<br />

<strong>della</strong> professione monastica come un secondo battesimo 150 : fuggire<br />

il secolo e abbracciare lo stato di perfezione era considerato<br />

in un qualche parallelismo con quella fuga dal secolo e ingresso<br />

nella nuova vita che compivano i convertiti dal paganesimo quando<br />

ricevevano il battesimo. Questo parallelismo si espresse nelle formule<br />

e nei riti. Era ovvio così il concetto <strong>della</strong> professione monastica<br />

come rinunzia al diavolo e alle sue pompe e come adesione a<br />

Cristo, e dell'intera vita monastica come stato di eminente lotta<br />

contro il diavolo.<br />

Alcuni di questi concetti, pur nel conciso ma sostanzioso stile<br />

romano antico, appaiono già nell'orazione del Gelasiano : « Per coloro<br />

che rinunziano al secolo » 151 che sembra essere semplicemente<br />

l'antica formula romana eucologica per ricevere qualcuno alla professione<br />

monastica : « Concedi, Signore, te ne preghiamo, di aprire le<br />

porte <strong>della</strong> tua grazia ai tuoi servi che rinunziano alle pompe del<br />

secolo e che, disprezzato il diavolo, si rifugiano sotto l'insegna di<br />

Cristo. Ricevi con volto sereno questi che vengono a te, affinché il<br />

nemico non possa menarne trionfo. Concedi loro l'infaticabile braccio<br />

del tuo aiuto; circonda la loro mente con la corazza <strong>della</strong> fede,<br />

affinché, felicemente protetti tutto intorno come da muro, sentano<br />

la gioia di essere evasi dal mondo ».<br />

Pensieri assai simili sono espressi nella <strong>liturgia</strong> mozarabica:<br />

« Ricevi, te ne prego, Signore, questo tuo servo N. che fugge a te<br />

dalla tempesta di questo secolo e dai lacci del diàvolo; affinché,<br />

senta la gioia di essere salvato in questo secolo e ricompensato nel<br />

futuro » " 2 .<br />

Nei riti posteriori <strong>della</strong> professione monastica, questi concetti<br />

sono stati sempre conservati, ma il pensiero <strong>della</strong> lotta contro il<br />

diavolo fu alquanto attenuato; infatti, dalle predette formule antiche<br />

si è sempre conservata l'idea <strong>della</strong> fuga dal mondo, e <strong>della</strong> rinunzia<br />

al mondo, mentre per quanto mi consta, in genere non si è più<br />

parlato direttamente <strong>della</strong> fuga da Satana e <strong>della</strong> rinunzia a Satana<br />

e alle sue pompe.<br />

Si noterà pure in questi testi che il concetto <strong>della</strong> lotta contro<br />

il diavolo è espresso con la sfumatura che far professione di vita<br />

monastica è fuggire il secolo e il diavolo, sfuggire ai suoi pericoli.<br />

Nella tradizione monastica primitiva si esprimeva lo stesso concetto<br />

piuttosto con la sfumatura che far professione di vita monastica<br />

150 Vedi PH. OPPENHEIM, Mónchsweihe und Taufritus, in: Miscel. Mohlberg<br />

I 259s.<br />

151 Ed. Mohlberg n. 1574 p. 229.<br />

152 Liber ordinarti, ed. Férotin p. 86, 14 ss.

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