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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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728 CAP. XXII - S. GERTRUDE E SPIRITUALITÀ LITURGICA<br />

«Mentre offriva al Padre la stessa ostia sacrosanta in degna espiazione di<br />

tutti i peccati e per supplire a tutte le negligenze, conobbe che la sua anima<br />

era presentata dinanzi alla divina maestà oggetto di quel beneplacito divino<br />

di cui era oggetto il Cristo Gesù, splendore ed immagine <strong>della</strong> paterna gloria,<br />

Agnello di Dio senza macchia, che nello stesso momento si offrì al Padre sull'altare<br />

per la salvezza universale. Perché, Dio Padre, attraverso l'innocentissima<br />

umanità di Gesù Cristo, considerava Gertrude pura ed immacolata da ogni<br />

peccato, e per la sua divinità la guardava arricchita ed ornata di ogni virtù<br />

che in Gesù la stessa gloriosa divinità produsse nella sua santissima umanità...<br />

Allora Dio le dette di capire che ogni qualvolta uno assiste con devozione alla<br />

messa, considerando Dio che lì offre se stesso in sacramento per la salvezza<br />

comune dell'universo, è veramente considerato da Dio Padre secondo il beneplacito<br />

che Egli ha nell'ostia santa che gli viene offerta » ,10 .<br />

Secondo lo stesso spirito, nel settimo Esercizio, Gertrude loda<br />

la bontà, pietà, e liberalità di Dio per il grande dono del sacrificio<br />

eucaristico :<br />

« O bontà, o pietà, o dolce liberalità di Dio, tu conservi riposto nel tuo<br />

tesoro un dono meraviglioso che fa stupire il cielo e suscita l'ammirazione<br />

<strong>della</strong> terra, e non se ne trova altro uguale attraverso i secoli. Tu per me offri<br />

ogni giorno sull'altare a Dio Padre tale sacrificio, tale profumo di olocausto<br />

che supera ogni merito e può veramente soddisfare tutti i miei debiti. Tu presenti<br />

al Padre il Figlio nel quale pone le sue compiacenze, per offrirgli riparazione<br />

e riconciliarmi con Lui. Oh, per questo mistero che può supplire nel<br />

modo più completo a ogni mia imperfezione e riparare tutte le mie deficienze,<br />

rinnova la mia vita... » ln .<br />

4. VITA MISTICA E VITA LITURGICA IN GERTRUDE<br />

Vita mistica : aspetto principale in Gertrude<br />

S. Gertrude è anzitutto una mistica. Quando iniziò la stesura<br />

dei suoi scritti erano già passati nove anni dacché aveva cominciato a<br />

ricevere le grazie mistiche più insigni. Ne ricevette poi ininterrottamente<br />

negli anni che seguirono alla redazione del secondo libro<br />

del Legatus fino alla sua morte. Al lettore alquanto al corrente <strong>della</strong><br />

letteratura mistica non è difficile riconoscere negli scritti gertrudiani<br />

molte grazie di quella che oggi diciamo contemplazione propriamente<br />

detta.<br />

Riconoscere, almeno nel <strong>senso</strong> di intravvedere. Perché Gertrude<br />

non fa quasi mai una descrizione psicologica meno che elementare di<br />

questi stati. Ancora meno si preoccupa di distinguerne i gradi e le<br />

sfumature o di spiegarli dal punto di vista <strong>teologico</strong>, sia pure sommariamente.<br />

Niente di paragonabile alle introspezioni psicologiche<br />

e alle analisi così acute di una S. Teresa d'Avila. Gertrude, come<br />

no III 18 p. 153.<br />

'»• Esercizi VII p. 714.

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