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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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DOMINIO DI SATANA 349<br />

quaggiù è non solo peccatore, nemico di Dio e oggetto <strong>della</strong> sua<br />

ira (Ef 2,3; Rm 4,5; 1,18), ma per il fatto stesso schiavo del demonio<br />

(Qv 8,34-47; Rm 5,12-21; 6,16-20; 2Pt 2,19).<br />

Schiavo non solo nell'anima ma anche nel corpo, sul quale<br />

egli impera anzitutto mediante la conseguenza del peccato (Rm<br />

5,12 ss), la morte e tutto quello che la fa temere o l'induce. Egli è<br />

colui che tiene l'impero <strong>della</strong> morte (Eb 2,14).<br />

Anche le malattie di ogni genere sono considerate sempre nel<br />

loro aspetto religioso come conseguenza del peccato e quindi come<br />

esercizio del dominio di Satana (Per es., Mt 12,22 ss; Le 13,16; Gv<br />

5,14; 2 Cor 12,17; Rm 8,20; Me 16,17; Mt 10,1; Le 9,1).<br />

L'influsso di Satana sul corpo stesso dell'uomo, può andare fino<br />

alla possessione diabolica nel nostro <strong>senso</strong> odierno. Per alcuni casi<br />

nei quali nel Nuovo Testamento si parla di uomini « posseduti »<br />

e dèlia cacciata di Satana (per es., Le 13,11.16) non si tratta certamente<br />

di possessioni diaboliche nel nostro <strong>senso</strong> proprio, ma di<br />

semplici malattie. Ma queste sono viste e giudicate, secondo la<br />

tradizione biblica e come devono esserlo realmente in una visione<br />

generale religiosa del mondo, come reale esercizio del dominio<br />

di Satana sugli uomini in seguito al peccato. Altri casi non possono<br />

affatto ridursi a semplici malattie, sia pur viste sotto l'aspetto<br />

religioso. Così, per esempio, quello dei due ossessi geraseni e dei<br />

porci che si precipitano nel lago (Mt 8,28-34).<br />

Per risolvere in linea di massima la questione dei demoniaci<br />

evangelici basta dunque distinguere due casi nei quali, assieme alla<br />

Scrittura, si può realmente parlare di possessione diabolica, ma<br />

di grado e modo diverso, ciò che nella Scrittura non si determina:<br />

il caso delle malattie ordinarie che oggi diciamo fenomeni « naturali<br />

», ma che nella visione religiosa del mondo devono essere<br />

considerate come reale esercizio del dominio di Satana sull'uomo,<br />

in seguito al peccato; e il caso di quello che oggi comunemente<br />

s'intende per possessione diabolica.<br />

S. Paolo, in Rm 8,19 ss, parla <strong>della</strong> creatura infraumana, soggetta<br />

suo malgrado alla schiavitù <strong>della</strong> « vanità » e <strong>della</strong> « corruzione<br />

», perché sottoposta all'uomo che ne abusa per il peccato,<br />

sorgente e causa di vanità e corruzione morale e conseguentemente<br />

fisica. Nella logica di S. Paolo e di tutti gli autori del Nuovo Testamento,<br />

questo implica che la stessa creatura infraumana è sottoposta<br />

a Satana, almeno nel <strong>senso</strong> che all'origine dell'abuso peccaminoso<br />

che l'uomo ne fa, sta sempre lo stesso Satana, origine di<br />

ogni « vanità » e di ogni « corruzione ». Egli può usarla contro<br />

l'uomo anzitutto inducendolo a preoccuparsene e ad usarne con<br />

spirito e fine peccaminosi.<br />

<strong>Il</strong> paganesimo e l'idolatria, in modo specialissimo, secondo il<br />

Nuovo Testamento, sono nel mondo la manifestazione del dominio<br />

di Satana. Non è semplice sviamento dell'intelligenza, ma vero e<br />

proprio culto dei demoni che in esso usurpano per se stessi gli<br />

onori dovuti al solo Dio (Rm 1,18 ss; 1 Cor 10,10 s; Ef 2,2; 2 Cor 4,4).

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