TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

ANGELI E MALATI 341
scopre i peccati o anche perché ha qualche parte nel fatto che sono
rimessi al peccatore 60 .
Per la parte degli angeli nel matrimonio cristiano si cita il testo
di Tertulliano che proclama : « La felicità del matrimonio quod ecclesia
conciliat et confirmat oblatio et obsignat benedictio, angeli
renuntiant, pater ratum habet » 6l . Per la presenza degli angeli nell'ordinazione
del vescovo si citano le Costituzioni apostoliche dove
si ricorda che, quando il popolo nell'ordinazione attesta che il neoeletto
vescovo è veramente degno dell'alta carica cui è stato designato,
deve ciò fare : « come davanti al giudice Dio e Cristo, in
presenza dello Spirito Santo e di tutti i santi spiriti incaricati di
ministero » (cfr. Eb 1,14) 62 .
Angeli e liturgia dei malati
Non occorre esporre nei particolari la grande parte che gli
angeli hanno nella liturgia dei malati e dei defunti secondo la tradizione
patristica e le liturgie stesse ea . Basti ricordare nella liturgia
romana odierna le due orazioni Proficiscere anima Christiana, e
Commendo te, della Commendatio animae, e le due antifone: Subvenite
Sancti Dei e In paradisum delle esequie. « Dipartiti, anima
cristiana da questo mondo, nel nome di Dio Padre onnipotente
che ti creò; nel nome di Gesù Cristo Figlio del Dio vivo, che patì
per te; nel nome dello Spirito Santo che è stato in te effuso: nel
nome della gloriosa e santa Madre di Dio Vergine Maria; nel nome
del beato Giuseppe inclito sposo della medesima Vergine; nel nome
degli Angeli e degli Arcangeli; nel nome dei Troni e delle Dominazioni;
nel nome dei Principati e delle Potestà; nel nome delle
Virtù, dei Cherubini e dei Serafini; nel nome dei patriarchi e dei
profeti... Oggi possa tu entrare nella pace ed avere abitazione nella
santa Sionne » 64 . È fortissimo in questa orazione il senso dell'unità
del mondo umano col mondo degli angeli. Senso che non si manifesta
meno evidentemente nelle seguenti orazioni. « Ti raccomando
80 Testi in Peterson 1. e. 72. Anche nell'orazione del mercoledì delle ceneri
per la benedizione delle ceneri da imporre a coloro che accettavano la penitenza
pubblica, si fa chiara allusione all'intervento di un angelo: « ...degnati mandare
dal cielo il tuo angelo santo, che benedica e santifichi queste ceneri... ».
Non sembra fuori luogo ricordare a questo punto dalla Divina Commedia
l'angelo che all'ingresso del purgatorio segna sulla fronte di Dante i sette P
(Purg. IX 103-113) che saranno poi cancellati nei cerchi successivi della montagna
della penitenza e della purificazione per il ministero di altri angeli (vedi,
Purg. XII 98; 115-135).
e 1 Ad uxorem II 8.
62 Const. Apost. Vili 4, 5.
63 Cenno in Peterson 1. e. 74 s. Una lunga inchiesta intorno alla parte degli
angeli nella morte e nel viaggio dell'ai di là secondo l'opinione dei Padri alessandrini
e cappadoci, è stata fatta da A. RECHEIS, Engel, Tod und Seelenreise
in una tesi del Pontif. Ateneo di S. Anselmo, pubblicata a Roma nel 1958.
64 II Proficiscere si trova già nei sacramentari gelasiani del s. Vili. La
menzione di Maria e di S. Giuseppe è moderna.