TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

884 INDICI
sincarnato, 248; nei primi tempi della
conversione il neoplatonismo di S.
Agostino era lontano dallo spiritualismo
incarnazionistico cristiano, 300
Incensum istud: preghiera introdotta
nella messa durante il M.E. dall'uso
gallicano, 282 n. 31
INCUBI: come manifestazione diabolica
nel culto degli idoli, 367
Indiculus de gratta Dei e principio
lex credendi, 43, 496ss, 579, 582
INDIVIDUALISMO: in spiritualità, 669; i.
e distacco del popolo anche fedele
dalla liturgia, 786. Vedi individuo
INDIVIDUO e liturgia: in liturgia il fatto
e il -senso dei segni liturgici non è
determinato da individui privati, nemmeno
nelle parti che non sono d'istituzione
divina, ma dalla Chiesa, 57-60;
i. e comunità nella spiritualità in genere
e possibilità di accenti diversi,
621; le disposizioni morali e l'impegno
morale dell'individuo che interviene
nella liturgia sono implicate in
ogni senso liturgico, 82-88; l'azione
liturgica e i testi che vi si leggono
hanno riferimento anche alla situazione
morale concreta individuale dei
singoli che vi intervengono, 453ss;
riferimento dei salmi in specie alle
realtà individuali di chi li recita, 457s,
464, 466; la liturgia si preoccupa sommamente
dell'impegno del soggetto i.
ma lo concepisce come sua risposta
alle realtà oggettive imposte da Dio
secondo la legge dell'oggettività, 189-
95; l'i. nella rivelazione e nella liturgia
non può nascere, sussistere e svilupparsi
che nel quadro della comunità
secondo la legge della comunitarietà
della salvezza, 265-89; la spiritualità
liturgica è essenzialmente comunitaria,
627s; la personalizzazione
individuale della liturgia, possibile
e doverosa, si realizza al sommo
grado nell'esperienza mistica nella
liturgia, 650s, 653s, 677; i. ed esperienza
personale della fede, 501-6;
i. e collettività nella religione dell'Antico
Testamento, 270ss; i. e comunità
nella pastorale, 756-59; i. e
liturgia nell'esempio di S. Gertrude,
752
Indulgentiam: apologia nella messa,
282
INDUZIONE: e deduzione nella scienza
secondo Aristotele e gli scolastici,
593
In exitu Israel de Aegypto, 464
INFALLIBILITÀ : della Chiesa Romana:
come persuasione vigente a Roma
nei sec. V-VI, per sola via storica si
dimostra ad esempio dal Sacramentario
leoniano, 529; i. del papa: lo
sviluppo di tale dogma fa comprendere
in pieno la parola « Tu sei Pietro...
», 452
INFANZIA: storica di Cristo presentata
nella liturgia, 747
INFERMI : Vedi, malati
INFERNO : formulario di messa « per alleviare
le pene dell'i. », 478, 489; i. descritto
con colori troppo concreti,
371
INFLUSSO demoniaco: dopo Adamo è
reale, personale e universale, 386
INGRESSO NELLA CHIESA: tipologia come
ingresso nella Terra promessa e battesimo,
450
INIZIAZIONE: cristiana: sua specifica
preparazione è la quaresima, 415; ancora
oggi tale è l'introduzione alla
liturgia come « mistero », 800; che
sia una catechesi che unifica gli aspetti
del mistero cristiano nell'equilibrio
della Rivelazione, 821; la liturgia
dell'i.c. punto di partenza per
considerare la Storia Sacra Mistero
di Cristo, 814; ha il suo apice nella
comunione al sacrificio eucaristico,
383; i.c. e ciclo settuagesima-Pentecoste,
183s; senso cristologico trinitario
dell'i.c, 229-34; i.c. e lotta contro
Satana, 377-95; principali riti dell'i.c.
spiegati dai Padri, 557; riti liturgici
dell'i.c. ed Esercizi di S. Gertrude,
745; riti modificati eventualmente
dalle varie Chiese nell'unità
della fede, 583; come mysterion nella
teologia dei Padri dal sec. IV, 570;
i temi patristici dell'i.c. sono ripresi
da S. Tommaso, 546; sacramenta
dell'i.c. come spiegazione della Storia
Sacra in S. Agostino, 815; come
tema di considerazione nelle opere di
S. Gertrude, 698
INIZIAZIONE: pagana: rito di i. nei
misteri pagani, 90
INLATIO del Messale mozarabico, 414
Innixa super dilectum suum, 686
INNO ANGFXICO: Gloria in excelsis Deo,
la cui parafrasi è la dossologia, 343
INNOCENZA battesimale e penitenza, 397
In nomine Patris et Filii et Spiritus
Sancii: e senso cristologico trinitario,
236
In paradìsum: nella liturgia dei malati
e posto degli angeli, 341
INSEGNAMENTO: fine didattico della liturgia
reale ma secondario e realizzato
più indirettamente che direttamente,
481ss; osservazioni sui programmi
d'i. della liturgia, 602-7; i.
della teologia dogmatica, dell'esegesi,