TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TRINITÀ NELL'ORDINE 235
vestigio, appena riconoscibile, è la rubrica e la prassi che il sacerdote
nell'atto di dare l'assoluzione deve stendere leggermente la
mano verso il penitente, unica traccia dell'antica imposizione delle
mani e dell'invocazione epicletica allo Spirito Santo.
L'ordine. — La liturgia manifesta di concepire l'ordine sullo
sfondo cristologico-trinitario anzitutto nei prefazi consacratori dei
diaconi, dei sacerdoti e dei vescovi. Si tratta, infatti, di una vera e
propria epiclesi per la venuta dello Spirito Santo, accompagnata
dalla solita imposizione delle mani.
Nella tradizione romana, da Ippolito al rito odierno, questa
epiclesi consacratoria dei diaconi, dei sacerdoti e dei vescovi è rimasta
nonostante i mutamenti. La sua forma più netta, dal punto
di vista che ci preoccupa, rimane però il testo stesso della Tradizione,
poiché i leggeri rimaneggiamenti posteriori hanno un po'
attenuato il carattere cristologico-trinitario nel prefazio consacratorio
dei sacerdoti e dei vescovi.
Ecco il testò della Traditio per la consacrazione dei vescovi:
« 0 Dio, Padre del nostro Signor Gesù Cristo... Tu che hai stabilito gli ordinamenti
nella tua Chiesa per il « Verbo della tua grazia » (cfr. At 20,32)...
Effondi ora quella Virtù che viene da te, quella dello "Spirito sovrano" che
tu desti al diletto tuo Figlio Gesù Cristo e che Egli dette ai Santi Apostoli i quali
stabilirono la Chiesa nelle singole regioni come tuo tempio, a gloria e lode perpetua
del tuo nome... Conoscitore dei cuori, concedi al tuo servo che hai scelto
all'episcopato... che, per lo Spirito del sommo sacerdozio, egli abbia potere di rimettere
i peccati secondo il tuo precetto, di « assegnare le sorti ». (Cfr. At 1,26)
secondo il tuo comandamento, di "sciogliere ogni vincolo" (Cfr. Is 58,6; Mt 10,1)
secondo il potere che tu desti agli Apostoli, di piacerti nella mansuetudine e in
cuore puro, mentre ti offrirà il sacrificio in odore soave, per il tuo servo Gesù
Cristo, per il quale a te gloria, potenza, onore con lo Spirito Santo ora e in tutti
i secoli. Amen » 8T .
In tutto simile a questa è, dal punto di vista cristologico-trinitario,
la formula della consacrazione dei sacerdoti e dei'diaconi 88 .
Questa struttura si ritrova in tutta l'antichità, come si può vedere
nel Sacramentario di Serapione 89 e nelle Costituzioni Apostoliche
90 . Ecco, per esempio, come appare lo schema a, per, in, ad, nel
Sacramentario di Serapione a proposito della consacrazione dei
sacerdoti :
« Signore, Padre del tuo Unigenito, preghiamo che lo Spirito di verità venga
sopra quest'uomo... affinché possa reggere il tuo popolo e dispensare la tua
divina parola e riconciliare il tuo popolo a te, Dio increato... tu che dallo spirito
di Mosè concedesti lo Spirito Santo a coloro che erano stati eletti, dà anche
à questo lo Spirito Santo dallo Spirito dell'Unigenito in dono di sapienza, di
conoscenza e di retta fede, affinché possa servirti in pura coscienza per l'Unigenito
tuo Gesù Cristo, per mezzo del quale sia a Te gloria e impero nello
Spirito Santo ora e in tutti i secoli dei secoli. Amen » 91 .
« 7 Traditio 3, Ed. Botte pp. 6-11.
88 capitoli 8 e 9, ibid. pp. 20-27.
8 » 12-14.
»° Vili 5,3-7; 16,3-5; 18.
»i 13.