TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

414 CAP. XIII - LE DUE CITTÀ
siglio divino, per riconciliare l'uomo al Creatore, ne assunse là
natura, affinché, l'autore della morte, il diavolo, fosse vinto da quella
stessa natura che aveva vinta. In questa lotta impegnata per noi,
si combattè con grande e mirabile equità, perché l'onnipotente Dio
entrò in lizza con il crudele nemico non già nella sua maestà, ma
nella nostra umiltà. Gli oppose la stessa nostra forma e natura, soggetta
alla mortalità come noi, sebbene libera da ogni peccato... Riconosci,
o cristiano, la tua dignità... ricordati che sei stato strappato
dal potere delle tenebre e sei stato trasferito nella luce e nel regno
di Dio » 185 .
Lo slesso tema si ritrova non di rado negli antichi sacramentari.
Il Leoniano contiene queste due orazioni per la festa di Natale :
« Concedi, te ne preghiamo, o Signore nostro Dio, che Colui il quale
è nato oggi per distruggere il diavolo e perdonare i peccati, ci purifichi
dagli inquinamenti delle colpe e ci difenda dagli attacchi dei
nemici ». « O Dio, che non hai permesso che, per la malignità del
diavolo, perisse l'uomo da te creato, applica i rimedi della tua
misericordia, affinché la fallacia del nemico non prevalga contro di
lui, ma egli, invece, ottenga la redenzione dalla tua bontà » 186 .
Nel Gelasiano ricorre l'idea che abbiamo bisogno _della protezione
di Dio contro Satana per poter celebrare degnamente l'avvento
e la Natività e si prega che questa festa ci liberi dal suo influsso:
« In virtù di questi doni, o Signore, te ne preghiamo, allontana sempre
da noi le macchinazioni diaboliche affinché noi possiamo celebrare
con menti pure la Natività del nostro Redentore » 16T . « Affrettati,
non tardare, Signore, Dio nostro, e liberaci con la tua potenza
dal diabolico furore » 168 . Il Missale gothicum prega Dio che, per
noi, la festa della Natività significhi la nostra liberazione da Satana
169 e rileva che Cristo, assoggettandosi alla legge della circoncisione,
ha scosso dal nostro collo il giogo del diavolo iro . Il Messale
ambrosiano, nel prefazio della festa della Madonna, la sesta domenica
dell'avvento, nel quadro del tema Eva-Maria, oppone l'opera
del serpente in Eva e per Eva e l'opera della Vergine, per cui questa
appare come la distruzione dell'opera del serpente e di Eva. Nella
Inlatio del messale mozarabico per la quarta domenica dell'Avvento,
tutto il mistero di Cristo come venuta epifanica del Signore, ai suoi
diversi piani: nella sua annunziazione nell'Antico Testamento, nella
les Secondo notturno lezione 5 e 6.
"e Ed. Mohlberg n. 1251 e n. 1275.
!«' Ed. Mohlberg n. 13 p. 8.
168 ibid. n. 1150 p. 173. Anche il peccato che ci tiene schiavi per «debito»
o per « vecchia servitù » e da cui si chiede che la Natività di nostro Signore ci
liberi, se non esprime proprio direttamente, tocca almeno da vicino, il tema
della nostra schiavitù sotto Satana da cui ci libera la Natività di Cristo. Vedi
Gelasiano ibid. n. 1148, orazione: Concede quaesumus, omnipotens Deus, ut qui
sub peccati jugo... Gregoriano, ed. Wilson p. 115, orazione: Concede quaesumus...
Messale romano, orazione della terza messa del giorno di Natale.
» Ed. Bannister n. 11 p. 4,2 s.
"o Ibid. n. 55, p. 18, 15 s.