TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

LA QUESTIONE DEL CATECHISMO 831
Come sempre, quando in qualche ramo si manifesta aria di
rinnovamento, si comincia con la diagnosi della situazione presente,
con costatazioni di deficienze e formulazioni di desiderata. Nel
campo dei catechismi si rimprovera al modo finora comune — comune,
all'ingrosso, dal tempo del concilio di Trento, ma specialmente
dall'influsso dell'illuminismo del secolo XVIII — in primo luogo
di essere troppo astratto e quindi d'indirizzarsi troppo esclusivamente
alla sola intelligenza del bambino, mirando anzitutto a una
esposizione della dottrina sistematica, analitica, con formulazioni
intellettualmente precise dal punto di vista dogmatico e morale
astratto. Lo stesso temperamento, introdottosi sempre più a partire
dalla metà del secolo XIX — con l'includere nel catechismo gli episodi
salienti della storia religiosa dell'Antico e del Nuovo Testamento — ha
prodotto spesso un amalgama piuttosto che una rifusione, perché
gli episodi riportati sono stati semplicemente intramezzati o giustapposti
alle domande del vecchio catechismo. Cosicché il catechismo
dà un fortissimo rilievo all'aspetto nozionale della religione cristiana
e quindi anche all'aspetto apologetico, nonché all'aspetto morale
di obbligatorietà o di comandamento; ed è in pratica, affidato quasi
unicamente alla memoria del bambino, quasi sempre nella forma
della domanda e della risposta.
Si osserva che il catechismo così concepito non è, per lo più,
che un breve riassunto dei manuali di teologia positivo-scolastici,
dei quali si è parlato nel capitolo XVII; riassunto creduto adatto
per i bambini per il fatto che è più spoglio e concentrato possibile.
Si nota pure che questo modo di concepire il catechismo poteva
avere minori inconvenienti quando la società e le famiglie erano
ancora profondamente cristiane e l'educazione del sentimento e della
volontà del bambino, nonché del suo senso comunitario, liturgico
ed ecclesiale, era largamente supplito dalla famiglia e dall'ambiente
in cui viveva, dalla frequenza alla chiesa con i genitori ecc. Ma che
oggi, quell'amminicolo essendo in gran parte venuto meno per la
massa, le deficienze pedagogiche del catechismo concepito nella
predetta maniera sono più manifeste e pericolose; tanto più che,
in tutti gli altri rami dell'insegnamento, la scienza e la prassi pedagogica
hanno fatto molti progressi.
In contrapposto a questa lagnanza fondamentale, si desidera
anzitutto che il catechismo ed il suo insegnamento siano concepiti
in un senso più educativo globale, totale e quindi più concreto; che
siano fortemente incentrati nel mondo concreto in cui il bambino
vive e mettano in moto tutta la sua persona, immaginazione, affetto,
volontà; quindi più intuitivi e sintetici che astratti ed analitici. Si
vuole specialmente che siano messi molto più in contatto con la
l'utilissimo: // contenuto della catechesi. Saggio di bibliografia sistematica
e ragionata, edito nel 1962 dal Centro catechistico salesiano, Via Maria Ausiliatrice
32, Torino. La bibliografia è divisa in 5 sezioni: introduzione al problema;
princìpi generali sul contenuto (del catechismo); la bibbia, dimensione
permanente del catechismo; la liturgia, dimensione permanente del catechismo;
testimonianza personale e comunitaria: la Chiesa.