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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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436 CAP. XIV - LITURGIA E SCRITTURA<br />

tanti secoli dopo e si verifica ogni giorno con la venuta sacramentale<br />

del Figlio di Dio nella Chiesa, nella messa e con la sua venuta<br />

segreta nelle anime. Tra il <strong>senso</strong> che a quel testo davano dunque i<br />

contemporanei e gli ulteriori sensi prospettati dalla <strong>liturgia</strong> non vi<br />

è interruzione ma continuità sublimativa.<br />

Nello stesso modo si dovrà dire che l'interpretazione teologica<br />

ascetica dei salmi nell'uso liturgico, per non essere arbitraria, deve<br />

partire dal <strong>senso</strong> dei contemporanei e gli altri « sensi » dovranno<br />

sempre, in qualche modo, essere connessi a quello ed esserne un<br />

ulteriore approfondimento, e non mai essergli estranei. Diversamente<br />

si cadrebbe in pieno allegórismo ellenistico, senza nessuna<br />

garanzia che intendiamo ancora il testo sacro nel <strong>senso</strong> del suo<br />

autore, Dio. In una parola: ogni interpretazione <strong>della</strong> bibbia, sia<br />

pure liturgica, che volesse fare astrazione dal <strong>senso</strong> dei contemporanei<br />

costruirebbe sul vuoto.<br />

4. L'APPROFONDIMENTO<br />

DELLA PROSPETTIVA DEI CONTEMPORANEI<br />

NEI TESTI DELL'ANTICO TESTAMENTO<br />

USATI DALLA LITURGIA<br />

Ma per capire l'uso che la <strong>liturgia</strong> fa <strong>della</strong> bibbia, bisogna<br />

affermare con non minore risolutezza che il <strong>senso</strong> che i contemporanei<br />

davano, o potevano dare, a un testo biblico, è sempre superato<br />

quando questo testo viene inserito nella <strong>liturgia</strong>; superato<br />

appunto per mezzo di quell'approfondimento che si ottiene mettendo<br />

il testo in relazione e con le realtà già accadute nella vita storica del<br />

Redentore in Palestina e con le realtà del mistero di Cristo che si<br />

verificano in modo reale mistico ogni giorno nei fedeli ed anzitutto<br />

per via liturgica nel periodo presente dall'ascensione alla<br />

parusia, e finalmente, con le realtà future dell'escatologia di cui<br />

già siamo in qualche modo informati.<br />

<strong>Il</strong>lustriamo questa regola con una serie di esempi mostrando<br />

il prolungamento che la <strong>liturgia</strong> dà al <strong>senso</strong> dei contemporanei.<br />

Consideriamo prima l'uso liturgico dei testi dell'Antico Testamento<br />

secondo che si tratta di testi che esprimono: a) affermazioni dottrinali<br />

intorno a Dio — natura, attributi — o alle altre cose, in<br />

specie intorno alle relazioni tra Dio e l'uomo; b) precetti e ammonimenti<br />

morali, giuridici, liturgici; e) profezie propriamente dette;<br />

d) persone, cose e avvenimenti storici.

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