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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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L'ARTE COME SEGNO 63<br />

I segni gesti, atteggiamenti e movimenti. — L'importanza dei<br />

segni gesti, atteggiamenti, movimenti, sia dei singoli che di gruppi<br />

o di tutta la comunità cristiana, proviene dal fatto che, con essi,<br />

i pensieri e sentimenti interni del culto si esprimono anche in tutto<br />

il corpo; il che, a sua volta, influisce sui pensieri e sui sentimenti<br />

interni, tendendo così a creare la sintonia completa di tutta la<br />

persona alla realtà liturgica. Così, per esempio, negli inchini, nelle<br />

genuflessioni, nelle prostrazioni, nel tenere le mani espanse o giunte,<br />

nel fare il segno <strong>della</strong> croce, sia sul petto, sia in forma di benedizione,<br />

nel battersi il petto, nello stare in piedi, nel gesto <strong>della</strong><br />

imposizione delle mani in molti sacramenti, nelle insufflazioni, finalmente<br />

nei movimenti ordinati d'insieme sia dei ministri sia anche<br />

di tutta l'assemblea, come nelle processioni.<br />

Un rito, specialmente sacramentale, in cui il gesto è assente<br />

o troppo ridotto è anormale e psicologicamente mal costruito 3B .<br />

I segni elementi e oggetti. — Anche elementi naturali sono,<br />

nella <strong>liturgia</strong>, strumenti segni in funzione delle realtà sacre <strong>della</strong><br />

santificazione e del culto. Così: pane, vino, acqua, crisma, olio,<br />

incenso, sale, luce, tenebre, tempo: giorno, notte, settimana, anno.<br />

Così pure sono segni ed hanno, quindi, anche valore simbolico,<br />

l'edificio stesso <strong>della</strong> chiesa, in specie l'altare (vedi, per esempio,<br />

la <strong>liturgia</strong> <strong>della</strong> consacrazione di una chiesa o di un altare), i paramenti<br />

sacri (vedi, per esempio, le preghiere che recita il sacerdote<br />

indossandoli) e, oggi, anche i loro colorì (ognuno riservato per<br />

esprimere un determinato sentimento piuttosto che un altro). A<br />

questa grande categoria dei segni oggetti appartengono anche i<br />

segni figure: decorazioni, pitture, statue.<br />

L'arte come segno nella <strong>liturgia</strong>. — L'arte nella <strong>liturgia</strong>" è una<br />

qualità anche sensibile, avente essa stessa funzione di segno, che<br />

può (ma non deve necessariamente) rivestire gli altri segni liturgici<br />

:. anzitutto il segno parola, ma anche gli oggetti lavorati, i gesti<br />

delle persone e i loro atteggiamenti e movimenti. Praticamente<br />

tutta l'azione e tutto l'ambiente cultuale si rivestono degli splendori<br />

dell'arte: arte <strong>della</strong> parola e del canto, musica strumentale,<br />

architettura, pittura, plastica, coreografia, oreficeria ed altre arti<br />

minori.<br />

La <strong>liturgia</strong> sovrapponendo agli altri segni la forma artistica,<br />

ne potenzia la forza, elevandoli, in quanto segni, a quel livello di<br />

58 Vedi RIGHETTI, I pp. 296-341; H. LUBIENSKA DE LENVAL, La <strong>liturgia</strong> del<br />

gesto, Catania 1958.<br />

59 Vedi per es., CL, art. 112 ss; 122 ss; MD n. 193 s; Musicai sacra disciplina, in<br />

specie n. II e III, vedi in: Enciclopedia liturgica a cura di R. AIGRAIN, trad. it.<br />

ed. paoline 1957 p. 1009 ss. P. R. RÉGAMEY, Art sacre au XX siècle? 2 ed. Paris<br />

1957. G. WAGNER, L'arte liturgica e la pastorale, relazione al congresso di Assisi,<br />

vedi: La restaurazione liturgica nell'opera di Pio XII, Atti del congresso di<br />

Assisi 1956 pp. 77-93.

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