TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

388 CAP. XIII - LE DUE CITTÀ
favore forza sanante e confortante e riveli e sani per essa dalle
loro anime, dai loro corpi e dai loro spiriti ogni segno di peccato
e di iniquità o d'influsso diabolico, concedendo loro per la sua grazia
la remissione affinché, liberati dal peccato, vivano per la giustizia e,
riformati per questa unzione e purificati per il lavacro e rinnovati
nello spirito, abbiamo la forza di vincere d'ora innanzi tutte le forze
avverse e le frodi di questa vita » 74 .
A Roma la rinunzia a Satana veniva dopo la predetta unzione
e nei tempi più antichi si faceva nel battesimo. Tra gli elementi
antidemoniaci dei riti battesimali il rito della rinunzia a Satana è
dei più antichi T5 ed è conservato nell'odierno rituale 76 . In essa si
concentra tutto il simbolismo del battesimo come liberazione da
Satana e adesione a Cristo. La formula è notevolmente la stessa
nelle diverse liturgie: l'oggetto della rinunzia è espresso in tre membri:
Satana, le sue pompe e i suoi angeli o le sue opere. Il senso
dell'espressione « le pompe di Satana » sembra ormai sufficientemente
chiarito 77 : si tratta, principalmente, delle manifestazioni del
culto pagano, specialmente nelle processioni e nei giochi che i
cristiani erano tentati di frequentare ancora. Negli angeli di Satana
sembra difficile non vedere un'allusione, almeno nel significato primitivo
della parola, ai demoni secondo l'espressione del Nuovo Testamento
(Mt 25,41. Cfr. 2 Cor 12,7; 2 Gv 2,4; Gì 6; Ap 9,11; 12,7.9); alcuni
Padri però interpretarono l'espressione non dei demoni ma degli
uomini strumenti di Satana nell'operare il male e nel tentare i cristiani
7S . In questo senso l'espressione si avvicina alla variante « e le
sue opere » conservata dalla tradizione romana 79 con riferimento ai
vari peccati di ogni genere.
In oriente il senso antidemoniaco della cerimonia era ancora
sottolineato da una serie di gesti e atteggiamenti simbolici, in specie
dal fatto di pronunziare la rinunzia rivolti verso occidente e stendendo
la mano. Ad occidente la tradizione greca antica poneva le
porte deìl'Hades; l'occidente fu perciò considerato anche nella tradizione
dei Padri come il luogo della potenza delle tenebre. Il significato
del gesto era quindi chiaro : « Il demonio, essendo tenebre, ha
il suo impero nelle tenebre. Ecco perché rinunziate a quel principe
di tenebre e di caligine, rivolti simbolicamente verso occidente »,
diceva S. Cirillo di Gerusalemme 80 . Facendo questa rinunzia il candidato
stendeva la mano o le mani, gesto che accompagnava ogni
patto giurato o la sua denunzia; o anche soffiava tre volte contro
74
22 (15) ed. Funk p. 185.
" Vedi già TERTULLIANO, De cor. 13.
76
Ordo baptismi parvutorum 14; ...adultorum n. 35.
77
Vedi la discussione di J. H. WASZINK, Pompa diaboli, in: Vigiliae christianae
1 (1947) lss.
78
Vedi, per es., TEODORO DI MOPS., Catechesi XIII 7-8.
79
Già nella Traditio di Ippolito cap. 21, ed. Botte p. 47.
s0
Catech. mystag. I 4. Riti conservati ancora nella liturgia bizantina. Vedi
Eucliológion, Roma 1873 p. 151.