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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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402 CAP. XIII - LE DUE CITTA<br />

La formula commendo appare dopo il secolo XI. Si augura all'anima<br />

che appena avrà lasciato il mondo le vengano incontro gli angeli<br />

e i santi e non conosca l'inferno. Segue poi un passo direttamente<br />

antidemoniaco : « Ceda dinanzi a te l'orrido Satana con i suoi satelliti.<br />

Quando arriverai, accompagnata dagli angeli, tremi e fugga<br />

nell'immane abisso <strong>della</strong> notte. Sorga Dio e siano dispersi i suoi<br />

nemici; fuggano dinanzi a Lui coloro che lo odiano. Siano dissipati<br />

come si dissipa il fumo, e come si liquefa la cera dinanzi al fuoco<br />

così periscano i peccatori dinanzi a Dio, i giusti gioiscano e si<br />

rallegrino dinanzi a Lui. Che dunque sian confuse e svergognate<br />

tutte le infernali legioni e che i ministri di Satana non osino impedire<br />

il tuo cammino. Ti liberi dai tormenti Cristo che per te fu<br />

crocifisso. Ti liberi dalla morte eterna Cristo che per te si degnò<br />

di morire. Cristo, Figlio di Dio, ti guidi nei sempre piacevoli giardini<br />

del suo paradiso e qual vero Pastore ti riconosca tra le sue<br />

pecorelle ».<br />

Nelle predette espressioni che chiedono la difesa dell'anima<br />

accompagnata dagli angeli, dalle insidie di Satana e dei suoi satelliti<br />

affinché « non osino impedire il tuo cammino » verso il cielo, mi<br />

pare innegabile l'allusione, per quanto discreta, all'opinione dei<br />

telonio., delle esattorie, che abbiamo sopra ricordata. Non già però<br />

che, caduto quel modo immaginario di rappresentarsi le cose, quelle<br />

espressioni non abbiano più alcun <strong>senso</strong>. Esse valgono sempre<br />

come preghiera a Dio contro l'influsso e le tentazioni che Satana,<br />

negli ultimi istanti <strong>della</strong> vita, non manca di suscitare contro i fedeli.<br />

Mi pare anche molto probabile che la rappresentazione dei telonia<br />

sia supposta nelle quattordici domande che cominciano con Libera<br />

Domine animam servi tui... sicut liberasti 132 . Si noti infine il <strong>senso</strong><br />

antidemoniaco dell'orazione a S. Giuseppe inserita nel rituale<br />

nel 1913.<br />

La <strong>liturgia</strong> degli ordini ecclesiastici: l'esorclstato<br />

Nella <strong>liturgia</strong> degli ordini o gradi ecclesiastici, il concetto <strong>della</strong><br />

lotta contro Satana, storicamente, si è concretizzato anzitutto nella<br />

creazione in occidente, cominciando dal secolo III, déll'ordo degli esorcisti<br />

come grado ecclesiastico proprio con la specifica funzione<br />

di cacciare il demonio mediante gli esorcismi. È noto che, prima<br />

di questa data, il potere di cacciare i demoni, esercitato largamente<br />

dai cristiani 133 , fu considerato come carisma e non come ufficio<br />

132 La stessa rappresentazione è facilmente riconoscibile nella teoria degli<br />

gnostici marcosiani di cà parla S. Ireneo (Haer. I 20) a proposito dell'unzione<br />

dei moribondi con olio misto d'acqua. Non pare improbabile che la stessa sia<br />

supposta nella formula del viatico sopra riferita.<br />

133 Sulle notizie intorno all'esercizio di questo potere nei primi secoli vedi,<br />

per es., J. FORGBT, Exorcisme, in: Dict. de théol. cath. V (1913) 1770-75.

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