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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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SALMI E CRISTO 461<br />

i temi teologici biblici del mistero di Cristo, bisogna attenersi<br />

anzitutto al criterio del tema principale di ognuno. Se poi vi sono<br />

due, o anche talvolta più temi che sembrano ugualmente principali,<br />

lo stesso salmo andrà catalogato sotto diversi temi (per<br />

esempio, il salmo 18,1-7 tratta il tema <strong>della</strong> creazione, ma 18,8-11<br />

tratta il tema <strong>della</strong> legge). Finalmente, vuol dire che per studiare<br />

integralmente un tema nei salmi, bisogna bensì studiarlo anzitutto<br />

in quelli dove ricorre come tema principale, ma poi sarà indispensabile,<br />

praticamente, percorrere tutto il salterio per rilevarne<br />

i punti dove viene trattato come tema secondario o anche per via<br />

di semplici allusioni.<br />

Senza dimenticare, naturalmente, che lo studio del tema va<br />

protratto attraverso tutto l'Antico Testamento, perché è evidente<br />

che non si può affatto isolare il salterio. Da questo preciso punto<br />

di vista sembra che il metodo generale seguito dal Bernini nello<br />

studio dei salmi penitenziali sia assai buono e raccomandabile.<br />

Anzi, per ritrovare tutto lo sfondo <strong>della</strong> .storia sacra a proposito<br />

di un tema del salterio, è non meno indispensabile proseguire<br />

lo studio di quel tema anche attraverso il Nuovo Testamento, senza<br />

ignorare, inoltre, quelle realtà del mistero di Cristo che la teologia<br />

ci fa conoscere sempre in atto, sotto diverse forme, nella Chiesa,<br />

nelle anime e nella stessa escatologia 7 .<br />

Insomma, secondo quanto si è detto nel capitolo precedente,<br />

quello che importa per la <strong>liturgia</strong>, è che lo studio <strong>della</strong> bibbia e<br />

dei salmi in specie, sia fatto dal punto di vista prevalente dei<br />

grandi temi teologici biblici del mistero di Cristo e che, a proposito<br />

di ogni tema, sia tenuta presente l'intima connessione che,<br />

agli occhi di Dio, hanno tra loro le diverse fasi <strong>della</strong> storia sacra.<br />

Così il testo che, per i contemporanei, parla direttamente di una<br />

di queste fasi, sarà visto da noi in intima connessione con le fasi<br />

antecedenti e susseguenti.<br />

Va notato che quando si afferma che i salmi devono essere<br />

visti sullo sfondo <strong>della</strong> storia sacra, o mistero di Cristo, in tutta<br />

la sua estensione, con ciò stesso si riconosce che tutti i salmi —<br />

come del resto tutta la Scrittura — parlano di Cristo, o, per dirla<br />

con S. Agostino, del Christus totus: del Cristo Capo e di noi sue<br />

membra. Perciò tutti i salmi possono e, in un certo <strong>senso</strong>, devono,<br />

essere pregati come preghiera del Christus totus. Anzi, Cristo li<br />

prega tutti come suoi e noi li preghiamo tutti come nostri. Basta<br />

tener presente, naturalmente, che tra noi e Cristo, pur essendoci<br />

quell'intima unità che è detta del Corpo mistico, non c'è tuttavia<br />

unità di persona fisica: e così certi passi dei salmi — come quelli<br />

nei quali il peccatore chiede perdono del suo peccato — Cristo<br />

li prega in un <strong>senso</strong> e noi in un altro.<br />

Ma, ciò ammesso, ogni salmo è preghiera di Cristo ed è pre-<br />

7 P. GUICHOU, Les psaumes commentés par la Bible, 3 voli. Paris 1958.

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