31.05.2013 Views

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

120 CAP. <strong>Il</strong>i - LITURGIA E SEGNI EFFICACI<br />

Inoltre, continuano ad influire sulla grazia che ci vien data<br />

come causa meritoria. Poiché, intenzionalmente presenti nell'accettazione<br />

divina, influiscono, per così dire, moralmente sulla volontà<br />

di Dio, il quale concede la grazia, avuto riguardo a queste<br />

azioni. i<br />

Finalmente, sono anche causa esemplare <strong>della</strong> nostra santificazione<br />

e del nostro culto. Infatti, in noi, santificazione e culto non<br />

sono che partecipazioni alla santità di Cristo, di cui quelle azioni<br />

furono il frutto, e al culto che in quelle Egli rese a Dio e di cui<br />

il nostro culto liturgico non è che la continuazione. Così le azioni<br />

salutifere di Cristo, anche nella loro individualità numerica ormai<br />

passata e non riproducibile, sono rese realmente presenti nel rito<br />

liturgico nel modo che l'immagine viva fa presente il prototipo che<br />

rappresenta e ripresenta perché di esso realmente partecipa.<br />

Pertanto la « rimemorazione » delle azioni salutifere di Cristo<br />

nei riti liturgici, anche considerando queste azioni come entità non<br />

permanenti, non riproducibili nella loro individualità numerica, non<br />

si riduce mai a un semplice ricordo di cose passate. Nel rito liturgico<br />

sono realmente presenti sia nei loro effetti ontologici, sia perché<br />

attraverso la virtù divina che opera questi effetti in dipendenza<br />

strumentale da queste azioni, il fedele viene messo in reale contatto<br />

di virtù non solo con Cristo in modo generico, ma con quello che<br />

Cristo fece e patì nella carne ". ,<br />

Se poi nelle azioni storiche salutifere di Cristo si considera<br />

Affermazioni generali : « Omnes actiones et passiones Christi instrunientaliter<br />

operantur in virtute divinitatis ad satutem humanam » (Summa III q 48 a 6 e).<br />

« Sicut alia quae Christus fecit vel passus est, ex virtute divinitatis eius sunt<br />

yiobis salutaria, ita et resurrectio Christi est causa efficiens nostrae resurrecfionis<br />

virtute divina... quae virtus praesentialiter attingit omnia loca et tempora » (ibid.<br />

III q 56 a 1 ad 3). « Quae humanitati Christi gesta sunt, non solum sunt gesta<br />

secundum virtutem humanam, sed virtute divinitatis sibi unitae. Unde sicut tactus<br />

x suus curabat ìeprosum inquantum instrumentum divinitatis, sic et resurrectio<br />

Christi causa est nostrae resurrectionis » (In 1 Thes IV, lect 2). « Propter infinitam<br />

virtutem Christi, sicut ex contactu carnis suae vis regenerativa pervenit non<br />

solum ad illas aquas quae Christum tetigerunt, sed ad omnes ubique terrarum<br />

per omnia saecula futura, ita etiam ex prolatione ipsius Christi haec verba (dell'istituzione)<br />

virtutem conseàrativam sunt consecuta a quocumque sacerdote dicantur<br />

ac si Christus ea praesentialiter proferret » (Summa III q 78 a 5 e.<br />

Vedi a 4 e).<br />

Per la passione di Cristo conie causa efficiente, esemplare e meritoria, vedi<br />

Summa HI q 48 a 6 e; ibid. ad 2 e ad 3; q 56 a 1 ad 4; a 2 ad 4. Per la risurre :<br />

zione di Cristo causa efficiente ed esemplare <strong>della</strong> nostra risurrezione vedi<br />

Summa IH q 56 a 1 e e ad 3, ad 4; a 2 ad 4; In 1 Thes IV, lect 2; 4 d 43 q 1<br />

a -2 sol 1.<br />

17 L'enciclica Mediator Dei in un passo dove parla dei riti dell'anno liturgico<br />

fa un'allusione sfavorevole al tentativo di spiegazione di Casel : « Questi<br />

misteri, non è nel modo incerto ed assai oscuro in cui parlano certi scrittori<br />

recenti, che essi restano costantemente presenti ed operano, ma come ci insegna<br />

la dottrina cattolica. Secondo i Dottori <strong>della</strong> Chiesa, infatti, essi sono eccellenti<br />

modelli <strong>della</strong> perfezione cristiana; a causa dei meriti e delle preghiere di Cristo<br />

essi sono la sorgente <strong>della</strong> grazia divina; essi si prolungano in noi per i loro<br />

effetti, poiché ognuno, secondo la propria natura, rimane a suo modo la causa<br />

<strong>della</strong> nostra salvezza » (n. 163).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!