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TEOLOGIA.RELIGIONE. Vagaggini C. - Il senso teologico della liturgia

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fezia del Messia dell'A.T., 444; in tale<br />

festa hanno importanza le profezie<br />

dell'A.T., 446; come la <strong>liturgia</strong> interpreta<br />

Gen 3, 14 in tale festa, 446;<br />

nella festa dell'I.C. la <strong>liturgia</strong> evolve<br />

la tipologia di Giuditta ed Ester, 451;<br />

la <strong>liturgia</strong> legge i testi mariani del<br />

N.T. alla luce <strong>della</strong> dottrina deiri.C,<br />

452; la dottrina .come conosciuta oggi<br />

illumina la salutazione angelica, 452;<br />

nella festa dell'I.C. il Salmo 8 acquista<br />

luce particolare, 463s; la festa<br />

dell'I.C. nei sec. XII-XIII era opinione<br />

teologica diversamente accolta dai<br />

teologi, 491"; la festa dell'I.C. riflette<br />

nei secoli vari stati dottrinali e all'inizio<br />

del sec. XIX rifletteva uno stato<br />

dottrinale diverso da quello odierno,<br />

492; dal solo lato liturgico nel<br />

sec. XIX era molto diversa la proposizione<br />

dell'I.C. e dell'Assunzione da<br />

parte <strong>della</strong> Chiesa, 494; Pio IX accettò<br />

il principio che per una definizione<br />

non era necessaria la prova<br />

apodittica per sola via di ragionamento,<br />

507 n. 30; esempio dell'influsso<br />

<strong>della</strong> <strong>liturgia</strong> sul. dogma, 508; I.C. e<br />

<strong>liturgia</strong> nei positivo scolastici dei sec.<br />

XVIII, 523; i positivo scolastici nella<br />

questione dell'I.C. ricorrono alle definizioni<br />

ex cathedra, 527; accenni alla<br />

festa dell'I.C. nelle sintesi teologiche<br />

del sec. XIX che non lasciano quasi<br />

posto alla <strong>liturgia</strong>, 519; accenni alla<br />

festa dell'I.C. negli odierni annali<br />

teologici, che non danno gran posto<br />

alla <strong>liturgia</strong>, alla festa liturgica dell'I.C.<br />

nella questione dogmatica dell'I.C,<br />

523; consuetudo di tale festa<br />

presso S. Tommaso, 549; S. Tommaso<br />

discute l'autorità e il <strong>senso</strong> <strong>della</strong><br />

festa dell'I.C., 552; nella questione<br />

foziana sull'I.C. il ricorso alla <strong>liturgia</strong><br />

fu notevole, 580 n. 92; il magistero<br />

interviene anzitutto contro gli<br />

errori e non per proporre intera la<br />

Rivelazione: la definizione dell'I.C. è<br />

la prima eccezione, 812 n. 21<br />

IMMAGINE: nozione, 49s; mentalità realista<br />

antica e mentalità moderna intorno<br />

al concetto di i. e ai concetti<br />

affini e importanza di questo fatto<br />

per la storia <strong>della</strong> teologia e per la<br />

<strong>liturgia</strong>, 50-56; i. e mysterion, 567ss;<br />

controversia dogmatica intorno alle<br />

immagini e <strong>liturgia</strong>, 52, 492, 579; immagini<br />

del culto e culto delle immagini<br />

secondo S. Tommaso, 548 n. 35;<br />

in connessione alle dimensioni di mysterion<br />

come Storia Sacra; 573; il<br />

concetto ha gran parte nella visione<br />

neo-platonica specialmente dello<br />

INDICE ANALITICO 883<br />

Pseudo Dionigi, 53s, 589; concetto largamente<br />

esplicitato da S. Agostino,<br />

590; la terminologia connessa passò<br />

largamente nei formulari liturgici, 572<br />

IMPERIUM: di cacciare i demoni ricevuto<br />

dall'esorcista, 403<br />

IMPOSIZIONE DELLE MANI : importante segno-gesto,<br />

63; segno già conosciuto<br />

dal giudaismo, 58; come sacramentum<br />

in S. Agostino, 43 n. 20; aspetto<br />

positivo di santificazione nel rito<br />

sugli audientes, 380; propria dell'esorcista<br />

nei riti sui catecumeni, 403; e<br />

Spirito Santo nella riconciliazione dei<br />

penitenti, 234, 398; nel sacramento<br />

dell'ordine, 235; materia prossima<br />

<strong>della</strong> cresima insieme alla consignazione<br />

e al crisma, 318; e <strong>senso</strong> antidemoniaco<br />

dell'unzione dei malati,<br />

401<br />

INABITAZIONE: delle persone divine, 137;<br />

persone divine e spiritualità, 619<br />

INCARNAZIONE: la legge dell'incarnazione<br />

nei Tapporti tra l'uomo e Dio, 74s,<br />

147s, 290-94; significato di questa legge,<br />

290s; i. del Verbo manifestazione<br />

plenaria e nascondimento di Dio,<br />

291; la <strong>liturgia</strong> come caso privilegiato<br />

<strong>della</strong> legge dell'i., 292s; i, e possibilità<br />

di scandalo nella <strong>liturgia</strong>, 295;<br />

<strong>liturgia</strong> continua epifania incarnata e<br />

nascondimento di Cristo, 295s; i. e<br />

peccato df Adamo, 28 n. 9; la Scrittura<br />

è una i. sui generis del Verbo,<br />

568; i. e lotta contro Satana, 350s,<br />

413s; i. del Verbo é unità del cosmo,<br />

315; legge dell'i, e pastorale liturgica,<br />

797; dopo Giustino come evento<br />

<strong>della</strong> vita di Cristo e mysterion, 566;<br />

inizio dell'esercizio del sacerdozio<br />

di Cristo culminato sul Golgota, 251,<br />

261; va considerata alla luce del dogma<br />

dell'unità sostanziale dell'uomo,<br />

299; la fase preparatoria storica dell'A.T.<br />

vi tendeva come a sua realizzazione,<br />

168; nella visione liturgica<br />

tutto l'A-T. grida verso l'I., come<br />

fanno i fedeli, 444s; porta inaudito<br />

approfondimento alle idee dell'A.T.<br />

sull'unità del mondo infraumano e<br />

dell'uomo ai fini <strong>della</strong> vita divina,<br />

314; è uno dei temi biblici e tradizionali<br />

dell'esemplarismo cristiano,<br />

56; il <strong>senso</strong> reale divino è percepito<br />

solo dalla fede, 660; con la redenzione<br />

è il grande faro dell'anima anche<br />

fuori l'azione liturgica, 656; avvenimento<br />

decisivo vissuto dai fedeli,<br />

che fa immensamente trascendere il<br />

significato dell'A.T., 432; non se ne<br />

comprende la realtà concreta se si<br />

vive uno spiritualismo astratto e di-

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